Dopo che le mie emozioni sono andate perse per parecchio tempo, qualcosa è cambiato. Mi erano state portate via. Ma un farmaco non può distuggere ogni cosa. Ora, diminuendolo sto iniziando a riconoscere i colori. E le note. E le emozioni. E le luci. E le ombre. Per assurdo, anche meglio di prima. Ogni cosa qui, sarà ciò che ricomincerò a sentire. Ascoltando le note e praticando Viet Vo dao - Vo Viet, Viet Taichi e Vietchi continuerò la mia Via.

-Daniele Pozzato Ph-


Essere forti per essere utili.
Mano d'acciaio e bontà di cuore.


~Saluto Viet Vo Dao~

Vedere la luce...

mercoledì 7 settembre 2011

Ok, ora scriverò un testo che ho trovato sul web e lo commenterò ad ogni capoverso, per come la vedo io... e sinceramente tutto quello che è scritto in grassetto è vero, ma non tutto è così facile...


Perché, quando perdi qualcosa di realmente importante, ciò che ti fa più rabbia è l’impossibilità di prescindere da “tutto il resto” che – quasi a farsi beffa di te – seguita, identico a prima.

Spesso è tutto uguale e da parecchia sofferenza per il semplice fatto che niente e nessuno capisce il tuo dolore è semplicemente una cosa assurda che non si può capire, è come se a nessuno importa di te.

Violentato da un dolore che ti svuota.

Esatto,
ti senti morto perchè pensi che nessuno possa capirti,
e chissà a volte spesso è così,
dato che praticamente tutti scompaiono.

E, oltretutto, vessato, imprigionato, stritolato: in una vorticosa morsa di cose e persone che avanza, inesorabile.

Stritolato da una cosa che è come se tutti ti passassero davanti
e non vedono niente e se si accorgono che stai male ridono.

Non puoi fermarti, perché la folla, prepotente, ti trascina con sé.

Questa credo sia la cosa più dolorosa,
il fatto che essere trascinati dalla corrente
ti fa venire voglia di mollare tutto e che non esista
più nessuno al mondo come quella persona...

Non puoi accasciarti, perché la calca è talmente serrata che non hai nemmeno lo spazio per cadere.

Se cadi sei finito e l'ho provato, niente può rialzarti,
tranne la forza di volontà che deve essere molta.

Nemmeno urlare servirebbe a nulla, perché il frastuono è talmente fragoroso che, delle tua grida strazianti, rimarrebbe solo un flebile, indistinguibile, sospiro.

Vero, non hai più nemmeno la forza di urlare, ne di piangere perchè ormai non senti più nemmeno la forza di fare entrambe le cose...

Ogni estremità del tuo corpo è spossata. Ma non puoi desistere.

Dopo aver perso le speranze su tutto quello che ti circonda
vedi qualcosa in lontananza...

Perché, mentre dentro, ti senti morire, fuori, il Sole, continua a sorgere.

E quel sole spesso lo trovi molto lontano,
anche se è lontano però, ti accorgi che non è poi così distante...

Fottutamente ingiusto. Ma anche, atrocemente, splendido: tu sussisti. Esisti.

Ti rendi conto che non è finita, perchè anche se quella luce è lontana, li vicino a te riesci a sentire quel calore, anche se non è davanti ai tuoi occhi...

E allora, come quel Sole: insisti, resisti, persisti.

Quindi decidi dopo aver sofferto come pochi,
di riaccendere una luce in te,
piccola piccola,
e pian piano aumenta di grandezza,
capisci che non è la fine,
perchè quella luce,
sei sicuro che potrebbe essere anche molto vicino a te,
purtroppo però accecato da un'ombra mascherata da luce
non ti sei mai accorto della sua esistenza,
perchè anche quella luce è piccola piccola,
come te,
in oltre ti accorgi che
forse il problema non sei mai stato tu.

-Nicole (corsivo) e Raito Yagami (normale) -

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