Dopo che le mie emozioni sono andate perse per parecchio tempo, qualcosa è cambiato. Mi erano state portate via. Ma un farmaco non può distuggere ogni cosa. Ora, diminuendolo sto iniziando a riconoscere i colori. E le note. E le emozioni. E le luci. E le ombre. Per assurdo, anche meglio di prima. Ogni cosa qui, sarà ciò che ricomincerò a sentire. Ascoltando le note e praticando Viet Vo dao - Vo Viet, Viet Taichi e Vietchi continuerò la mia Via.

-Daniele Pozzato Ph-


Essere forti per essere utili.
Mano d'acciaio e bontà di cuore.


~Saluto Viet Vo Dao~

Fine 2014...

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sabato 27 dicembre 2014

 

Da dove posso cominciare?
Questo anno sta per finire.
Quello che posso fare è parlare di come è stato.
Chi posso ringraziare?
Non lo so. Oggi non lo so.
Abbiamo dei punti che sono rimasti.
Ma sono diversi.
Mi sembra di vedere tutto con occhi diversi.
Ancora.

Bachata.
Ho felicemente continuato a ballarla in ogni dove.
Pensa un po, ho inziato a insegnarla a chi mi capita davanti.
Sembra una delle mie passioni, quindi è giusto continuare.
E' giusto che in questo anno io abbia ballato parecchio.

Salsa.
Chi avrebbe detto che questo ultimo periodo dell'anno
qualcuno mi potesse regalare un corso di tre mesi
di Salsa e Bachata livello Avanzato?
Non era una cosa che avevo calcolato.
Però che divertente che è stato.
Ho rivisto quelle persone che ho aiutato un pochino all'inizio.
Appena arrivato in palestra.

Karate.
Cosa poterti dire Sensei? Insomma tu,
mi hai cambiato ancora la vita in questo anno passato.
Penso che tu sia una delle persone da ringraziare con tutto me stesso.
Non so cosa avrei fatto senza di te.
So che non dovrei pensarlo ma, tu sei qui,
mi hai salvato.
Continuamo questa strada insieme, ok?
Non importa cosa si metterà in mezzo.
Io non ti deluderò.
Io so che posso farcela.
Io, come tutti.

Grafica.
Un momento molto importante è giunto.
La creazione di un logo per un posto a me molto conosciuto.
Non potete sapere la gioia a vedere quell'immagine in quell'insegna.
Quell'immagine era a me così grande.
E poi, su tutte le magliette dello Staff di quella palestra.
È stata un'emozione fortissima.
È stata come se, mi fossi reso conto che posso vivere.
Un bellissimo momento.
Da qui in poi, sono stato cercato qualche volta,
fino a collaborare per un sito.
Chissà se tutto questo continuerà.
È così.. bello!

Depressione.
Non per vantarmene, ma cara mia sei sparita.
Addio medicine.
Cara mia te e i tuoi attacchi di panico ve ne siete andati.
Finalmente, siete fuori dalla mia vita.
Finalmente, ho capito quello che fai.
Ti prendi gioco delle persone, facendogli credere di morire.
Te si che sei furba.
Ma non con me.
Con me non attacca più questa sensazione.
So nei minimi dettagli tutte le tue fasi.
E ti dirò, prima di andartene, sei stata così noiosa.
Ma andandotene, mi hai consigliato la strada.
Ora so quello che voglio.
Ti ho sconfitta.
Si, in questo periodo 2007-2014 sono riuscito a sconfiggerti.
Anche se qualcuno non ci crede.
Io so che ti ho fatta a pezzi come tu hai fatto con me.
Ora, devo solo abituare il mio corpo che tu non ci sei più.
Sarà complicato, certo.
Mi hai fermato  sette anni, come potrebbe essere facile?
Mi ritrovo un corpo mutilato dal tempo.
Ma basta volerlo.
L'importante è che tu non ci sia più.
Ora potrò combattere da solo.

Pace interiore.
La vedo ancora un pochino grigia.
Comunque mi sento un po più sicuro,
ho avuto un gran cambiamento quest'anno.
Sento una marcia in più.
Sono pronto a ripartire.

Amicizie.
Qui c'è da parlarne davvero tanto.
Ho avuto la bellezza di tre delusioni.
Ma in fondo non mi interessa. Cioè mi dispiace, ma non mi interessa.
Alla fine io non ho cacciato nessuno.
Chi dice che non ha più tempo per te,
chi ti evita,
chi ti fa capire che non ti vuole.
In fondo tutte e tre le persone vogliono la stessa cosa.
Non ti vogliono più.
E bene accontentiamo queste persone allora.
L'unica cosa che mi dispiace è
non poter parlare con un compagno di allenamento
ma in fondo a questo punto, cosa cambia?
Non ho più voglia di rincorrere chi non si ferma.
L'ho fatto anche troppe volte.
Ho perso anche troppo tempo in questi sette anni.
Come corrono le persone se non le fermi.
Ho imparato anche che chi fa promesse, è il primo ad andare via.
È il primo ad allontanarsi quando ti serve aiuto.
È il primo ad essere maleducato.
È il primo a farti sbagliare strada.
È il primo a cui ti affezioni.
È il primo con cui molto probabilmente, non riuscirai più a parlare. 

Nonostante tutto però ho avuto anche bei momenti con persone.
Ho ritrovato grazie ad un trasloco dei miei nonni un amico di infanzia
che sembra avermi aperto gli occhi in tre mesi circa
grazie ad un percorso di crescita interiore,
si, lui mi ha fermato gli attacchi di panico per sempre.
Come sono felice, come ti vorrei ringraziare tanto.
Tantissimo, troppo. Davvero.
Chissà dove sarei ora.
Poi ci sei te, che dopo infinito tempo sono riuscito ad incontrarti,
strano eh? Ti facevo più alta, io sono proprio basso però.
Cosa posso dirti, non terminare ancora questa strada con me.
Anche se man mano riuscirò a cavarmela da solo.
Rimani qui. Così so, che nonostante la distanza
non ti perderò e non mi perderò.
Amica mia rimani, non fare come loro, dopo tutti questi anni.
Non so quante volte dovrei ringraziarti
e sbattere la testa contro un muro.
Poi ci sei tu, che ho visto qualche piccolo passo avanti in te.
Almeno, per le cose che ti piacciono hai un tocco in più di vita.
Quando pensavi di non poter più vivere.
Quanto mi piacerebbe che tu avessi questo tocco per tante cose.
In ogni caso ora sappiamo che anche tu puoi essere viva.
Nonostante le parole di tanti.
Io credo a quello che vedo. Anche tu puoi vivere.
Come me. Colpiti dalla stessa malattia.
Vivrai, questo è certo. E io contribuirò nel farlo.
Grazie di tutto.
Chi abbiamo ora?
Ci sei te, così complicata, così intrappolata.
Anche tu sei una delle cose rimaste incompiute per me.
Sei una delle persone che ho deciso di aiutare in questo percorso.
Sappilo, conosco bene la tua situazione.
So come ci si sente incatenati.
Vorrei tanto che prendessi il coraggo di dire
"Non voglio più essere uno spettatore." perchè ti manca solo questo.
Tu la vita la vuoi vivere, senti le emozioni come me.
Non ho mai trovato nessuno di così simile.
Voglio che tu viva.
Te lo meriti. Meriti di andare avanti.
Meriti di andare oltre.
Non sai quanto bene ti voglio e se trovassi una soluzione
la prima cosa che farei, sarebbe correre da te a dirtelo.
In qualsiasi situazione io mi trovi.

Speranze.
Io credo che queste speranze stiano iniziando a nascere.
So cosa voglio.
So dove devo arrivare.
So che ci sono ostacoli.
So che voglio salvare delle vite.
So che dovrò sacrificare quasi me stesso per questo.
So che non sarà facile.
So che potrei anche fallire.
Ma voglio provare lo stesso.
Non voglio lasciare che tutto si dissolva.

Desideri.
Uno dei desideri che ho sembra assurdo ma non è una vacanza.
È capire cosa fare per me stesso e salvarmi,
di conseguenza mantenere le promesse.

Sogni.
Ci ho riflettuto e il mio vero sogno
 è non dipendere più da nessuno.
 Non voglio odiarmi ogni volta che qualcuno se ne va.
E poi solo in questo modo qualcuno si fermerà sulla mia strada.

Cattiveria.
Oh, si la cattiveria c'è, continua ad esserci.
Ti accorgi anche quando hanno quindici anni quanto possono essere spietati.
Pensando di essere eroi.
Ti accorgi che quando tu, a quell'età ti sei spento
c'è chi non si è spento, ma è un po come se fosse più spento di te.
Fanno promesse che non sanno mantenere.
Fino ad evitarti per la strada. 
A volte non importa l'età.
C'è anche chi a cinquant'anni continua a farti le frecciatine perchè
non accetta ciò che fai.
Non approva le tue scelte, difficili.
Eppure vai avanti, cerchi di diventare tu l'eroe alla faccia loro.
Tu cerchi di essere meglio di loro.
Felicità.
Sono felice, si.
Lo sono davvero per ciò che ho raggiunto fino adesso.
Strada lunga e faticosa.
Ma l'unica che riesce a darmi un senso di esistenza.
L'unica strada che mi fa sentire vivo.
L'unica ragione perchè io voglio continuare a vivere.
Voglio tornare a casa, nonostante la forte tempesta.
Voglio aiutare le persone che sono rimaste indietro.
Voglio far capire che anch'io sono qualcuno.
Questa strada è ancora molto lunga, ma continuerà.
Questo è più che sicuro.
Vedo io stesso i cambiamenti.
A volte me li fanno notare, ma li vedo.

Ringraziamenti.
Certo, averei qualcuno da ringraziare in realtà.
Questa strada non l'ho battuta da solo quest'anno.
C'è stato un grandissimo aiuto, ma indovina un po?
Da persone. Persone. 
Quegli esseri di cui avevo perso ogni speranza.
È vero che sono stato ferito, ma è anche vero che con altri non è successo.
Non credo di avere amici intimi.
Forse però è giusto così.
Nonostante la mia difficile scelta, però, ho persone con cui mi confido.
Io credo in loro. 
Non starò a nominarle, perchè sono davvero poche.
Posso soltanto dire che mi riempe di gioia sapere di avere
dei piccoli alleati.
Che io veda tutti i giorni o una volta al mese,
che siano dei Sensei,
che siano dei titolari di palestre,
che abitino qui attorno,
che abitino al fondo dell'Italia,
che abitino dalla parte di Milano,
che abitino in un isola che fa sempre parte dell'Italia,
che abbiano quindici anni,
che ne abbiano quaranta,
che ne abbiano ventitre,
che ne abbiano venti,
che ne abbiano ventotto.

Quello che so è che dimostrate ciò che voglio.
Dimostrate che siete felici per me.
Dimostrate di sapermi ascoltare.
E anche se forse non mi unirò a voi del tutto,
mi piace che sia così.
Tengo moltissimo a voi anche se a volte non lo dimostro.
Vi voglio bene, non sapete quanto.

Nuove Scoperte.
Ho capito i miei errori, ora so cosa ho sbagliato in passato.
Ho provato a nuotare in un corso di un mese, lo stile libero è a buon punto.
Ho ballato ancora Bachata e Salsa in un corso di tre mesi.
Ho Imparato nuove arti grafiche.
Sono riuscito a dormire appoggiato a ragazzi di karate 
con linea del tempo differente dalla mia che però, ci voglio un gran bene.
Ho visto finalmente una persona speciale, dopo tanti anni che la conosco,
ha anche dormito nella mia stanza e ho conosiciuto suo cugino, 
siete incredibili, tutti e due.
Ho provato il salto della corda, e ci sono riuscito otto volte di fila.
Ho provato a ballare Zumba.
Riesco a non nascondermi più dietro ad un muro, io sono io e sono qualcuno,
non fuggirò al prossimo frammento di ricordo.
Ho capito come non stupirmi più delle boiate degli altri, anche se a volte mi dispiace.
Ora riesco ad accettarmi nelle foto.
Ho ottenuto la cintura arancione di Karate con esame.

Detto questo, sono pronto a lasciarmi alle spalle 
il fatto che ho perso gli anni migliori.
Il fatto di aver buttato via sette anni e forse di più per colpa 
di una malattia che nessuno ha mai capito.
Anche se questa situazione mi ha segnato parecchio 
sono pronto a rilanciarmi a ricominciare a vivere.

La strada che ho cercato è pura. 
Nelle ondate di persone che stanno avanzando 
verso la loro solita destinazione dimmi, 
che cos'è la vera felicità? 
Qui la radio a malapena si sente. 

~Hideaki Tokunaga~ 

Come si evolverà tutto questo? 
Beh, non mi resta che vivere queste sensazioni.

Buon Inizio 2015 a tutti!

-Raito Yagami-

Strade separate..

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sabato 20 dicembre 2014



Aspettando quella cintura al bordo del Tatami.
Sapendo che purtroppo avrei dovuto prendere decisioni difficili.
Su amicizie.
Sul domani.
Mentre una lenta canzone si sentiva arrivare dal piano di sotto.
Parlava d'amore, come sempre.

Vorrei sapere che il tuo amore
è un amore di cui posso essere sicura
quindi dimmelo adesso,
perchè non te lo chiederò di nuovo
continuerai ad amarmi domani?
continuerai ad amarmi domani?

~Amy Winehouse~

E si, queste parole si avvicinavano a ciò che mi chiedevo.

Vorrei sapere se la tua amicizia
è una cosa di cui posso essere sicuro.
Quindi dimmelo adesso,
Sali da quelle scale, mentre sono esaminato,
come mi avevi promesso.
Perchè non te lo chiederò di nuovo
continuerai ad essermi vicino anche domani?

Ma così non è stato.
Non sei salito da quelle scale, nonostante la promessa. 
Non hai mantenuto per la seconda volta la parola data.
Io nel frattempo ho superato l'esame per il passaggio di cintura.
Questa cosa però, non mi ha fatto stare a mente lucida.
Ho sbagliato le tecniche di parata.
Ho fatto i Kata lenti.
Tutto perchè io ti aspettavo, fino all'ultimo istante.
Questa cosa mi ha ferito, ancora.
Il Sensei ha preso tutti questi errori come emozione.
Ma non era proprio così.
Non è stato proprio così.

Ora però ho capito.
Non potrò fare più affidamento su di te.
Mai più.
Nonostante tu abbia fatto affidamento su di me parecchie volte.
Io dovrò dimenticarti come amico.
Perchè purtroppo non lo sei.

Ho passato anche una cena piuttosto piacevole, ho solo riso.
Il Sensei era troppo divertente.
Tra una birra e l'altra, e gli avanzi della pizza.
Ma ancora, ti aspettavo.
Non sei arrivato.
Finita questa cena, ho assaggiato un dolce al cioccolato.
Sento ancora quel dolce gusto mentre lo dividevamo.
Sento ancora la voce del Sensei, mentre mi faceva ridere.
Mentre mi sono accorto di riuscire a mangiare il cioccolato.
Ma tu non eri li.
Ti ho aspettato. 

Ancora dopo questo momento
ho ancora chiaccherato con i pochi rimasti.
Si, erano ormai le dieci di sera.
Io, povero illuso ancora ad aspettarti.

Infine dopo trenta minuti dalla perdita delle mie speranze,
vedo la porta della pizzeria aprirsi, una mano ingessata, 
ma qualcosa non va.

Sei tu, ma, non sei li per me.
Ti siedi a fianco a me.
Non mi chiedi com'è andato l'esame.
Mi fai due sorrisi falsi alle mie domande e te ne vai.

Come posso accettare una cosa del genere?
Come posso definirti amico?
Come posso credere in te?
Come puoi tu essere un mio compagno di strada?

Ma non comprometterò la mia evoluzione per colpa tua.
Non permetterò che questo odio distrugga tutto.
Non permetterò che tuoi occhi mi ingannino ancora.
Non permetterò che le tue parole false mi colpiscano.
Non permetterò alla mia mente di pensare ad un età innocente.
Tu sei falso.
Dentro e fuori.
Non è colpa di nessuno.
Se sei così,  prima o poi imparerai a non esserlo a spese tue.

Tu sei un mio nuovo peccato.
Quello della falsità.
Come io ho ingannato un'amica in passato.
Questa situazione mi sta tornando indietro.
Io ho dato a lei continue false speranze.
E tu ora, lo stai facendo con me.
Credo che questo sia ciò che merito.
Ma allo stesso tempo dovrò essere forte da combatterti.
Combatterti grazie a ciò che mi da forza.
Eterni rivali.
Non siamo altro.
Anche se io ti adoro così tanto.
Dovrò trasformare queste emozioni in niente.

In ogni caso per me, che tu ci sia stato o no è stato divertente.
È stato un bel momento.
Chi avrebbe detto che io arrivato dal nulla,
mi sarei avvicinato così tanto a qualcosa?
Ora mi sento parte della squadra, finalmente.
E voglio portare avanti questo progetto per la mia evoluzione mentale.
Ho ancora dei sogni per andare avanti.
Voglio trovare quella pace interiore tanto sognata.
Solo così, senza restare colpito dalle emozioni altrui 
potrò finalmente aiutare.
Questo è ciò a cui sto puntando.
La sicurezza.
La sicurezza di poter aiutare.
Sapere che posso essere un arma di distruzione.
Ma che allo stesso tempo, sapere che io posso essere usato per il bene.
Io posso essere la luce che gli altri cercano.
Questo è quello che voglio.
Ho già incontrato persone oscure.
Ma non mi fermerò ancora.
Non ho ancora raggiunto ciò che voglio.

Io continuo a compiere il mio sogno in modo che possa tornare indietro.
In questo momento sto solo combattendo, trovando una risposta.
Ancora una volta io sono l'unico, io sono l'unico
che da la sua vita per il bene di un altro.
Ma se questo è il mio destino, non posso essere aiutato.
Non ho idea di come andrà a finire.
Sto solo puntando
al passo successivo, livello successivo.
Tenendoci per mano, cerchiamo di afferrare il futuro.
Non abbiamo bisogno di qualcuno che ci conceda il nostro desiderio, 
questo è perchè, anche se qualcuno dovesse prendersi gioco di noi
la rabbia si trasformerà in forza. Andiamo.
Potrebbe essere impossibile, ma a meno che non proviamo 
non accadrà nulla. Andiamo.

~Shun - Never Change~

È ora di dare una svolta a tutto questo.

-Raito Yagami-

Attimi di pace...

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martedì 9 dicembre 2014



Ma io oggi sono l'unica cintura gialla?
Si, può essere ma che te ne importa?
Sarò un eroe tra cinture nere, no?
Io penso che potresti essere meglio di molte cinture blu qua dentro.
Tu hai può fiducia in me che me stesso.
Macchè, guarda la, guarda quella che pena che fa.
Kagawa.

~Raito Yagami-Bodda~

Non tornerà.
Quella linea del tempo in cui mi sono perso.
Quello che sono certo è di questa linea che ho davanti.
Ho avuto una seconda possibilità per rivivere alcuni dei momenti persi per sempre.
Non so se li rivivrò tutti.
Non so per quanto potrò viverli.
Ma una cosa è certa.
Poter vivere quegli attimi è qualcosa di favoloso.
Incredibile, piacevole, spesso anche dolce.

Questa pioggia cade bagnando la terra.
E ora tu stai bagnando il mio cuore.
Non mi dispiace bagnarmi con questa pioggia.

~Koda Kumi~

L'ultima cosa vissuta è stata dormire appoggiato
a qualcuno a cui voglio bene
in una macchina, nei sedili dietro.
Mentre non ero io a guidare. 
Caso strano, visto che cerco sempre di non dipendere da qualcuno.
Ma questa volta, è andata così.
Dopo uno snervante, e tosto allenamento.
Dormire appoggiato a voi due 
e voi appoggiati a me.
Credo sia stata un'emozione forte.
So che non potrò riviverla.
Ma sono riuscito a viverla.
Forse è questo quello che conta.

Gabriele, Matteo, grazie.
Davvero.
Non sapete quale enorme peso mi avete tolto.
Che gioia mi avete dato.
Quanta pace ho sentito.
Stare li al centro appoggiato a voi.

Sentire i vostri respiri mi ha dato un tale rilassamento
che mi sono addormentato anch'io.

So che questo si vive alla vostra età, non potendo guidare.
Ma vedete, la mia malattia, mi ha tolto anche questo.
Non sono riuscito a vivere nemmeno questo.
Ma ora, ora l'ho vissuto.
Ora, la mia frequenza cerebrale è aumentata.
Non deve essere per forza il dolore a farla aumentare.
Anche piccole esperienze come questa lo possono fare.
Vi voglio bene ragazzi.
Vorrei restare con voi finche ne ho le forze.
Voglio vedervi crescere.
Non mi interessa se ho dieci anni in più di voi.

Permettetemi una piccola parte della vostra linea del tempo.
Ne ho tanto bisogno.

Io sono qui e sono vivo.
Finalmente.

-Raito Yagami-

L'amore oggi a 15 anni...

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martedì 2 dicembre 2014



Pur continuando a vivere continuamente con voi
tutto questo mi sembra assurdo.

L'ho conosciuta in discoteca dopo averci messo le dita dentro.
La ragazza ha 14 anni, ti faccio vedere la foto.

Tutto sommato non era male, sembra una 20 enne.
Però pare che queste siano le parole comuni di questi ragazzi.
L'epoca è cambiata.
Credo non esista più il momento in cui devi pensare a come fare a dichiararti.
Penso che quell'attimo sia saltato.
Lo fai e basta.
Anzi, da cosa ho capito non lo fai, arrivi subito al dunque.
In una sera.

Non so, è così strano.
Non riesco a capire questa situazione.
Non riesco a capire perchè oggi è così.
Non capisco perchè per loro è così semplice.
Non capisco perchè per loro sembra così scontato.

Non capisco se sono io che pretendo un amore che durerà
o sono loro troppo superficiali per capire l'importanza
di quella parola.

Certo, basta un fisico più o meno attraente e il gioco e fatto.
Se non lo hai, fai parte di quelli lontani dal mondo.

E' questa la società di oggi?
Non sembra così lontana dalla mia, in realtà.
E' forse solo la versione dopo.
Dove semplicemente non devi nemmeno più faticare.
Perchè i media ormai hanno già fatto tutto per te.
Devi soltanto essere bello e attraente.

Ma dove siamo finiti ora?
Purtroppo ora mi rendo conto del compito che dovrei svolgere.
Mi rendo conto anche delle difficoltà.
Come si può far capire ad una mente così
che le parole amore e amicizia 
in realtà hanno dei significati importanti?

Davvero quando vedo situazioni di questo genere,
sento rabbia, nervoso, vorrei sfogarmi su chi li ha ridotti così.
In realtà che cosa ne possono loro?
Purtroppo, per come li vedo io,
per come vedo i loro occhi,
per come sento le loro sensazioni,
mi sembrano semplicemente vittime innocenti.

Quanto li vorrei aiutare.
Probabilmente stanno bene così, superficialmente.
Non voglio che vengano sotterrati dal sistema.

Mi impegnerò.
Cercherò di portare a termine il mio compito.
Ce la metterò tutta.
Li salverò.
Da loro stessi.
Perchè io nel mio piccolo posso fare qualcosa.
Mi sento così bene con loro.
Non voglio che questa società rovini tutto.
Fa avvenire tutte le cose in anticipo.
Tutto questo non ha nessun senso.
Troverò la maniera.
Non so come, non so quando.
Ma troverò il modo, con voi che conosco di salvarvi.
Ok?

Alessandro,
Mirko,
Gabriele,
Matteo, 
Tommaso.

Sono molto legato a voi.
Farò quanto è in mio potere per poter cambiare tutto.
E se non ci riuscirò almeno avrò tentato.
Anche se sono del 1988, questa cosa, mi fa piangere il cuore.
Sono veramente schifato dalla società.
E mi dispiace per voi.

Ma questa buona stella, è una maledizione.
Questo mondo dà, quanto toglie, tutto in proporzione.
Mi ha dato un nome e un'occasione per riprendermi.
In cambio si è preso il tempo e le persone distruggendomi.

Ho vinto tutte le battaglie, ma questa l'ho persa.
Non riesco a ritornare a casa in mezzo alla tempesta.
Io faccio un passo indietro, tu fai un passo avanti, 
Tendimi la mano che ci salveremo entrambi.

~Ensi~

Per alcune cose, si sarebbe dovuto aspettare.
Ancora.


-Raito Yagami-

Nuova luce, cambiamento..

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giovedì 20 novembre 2014




Ti ho trattato così male perché tu sei uguale agli altri. 
Non devi pensare più di essere l'inferiore, 
il mio non è odio, 
ma amore. 
Tu non sei mai stato l'inferiore. 
Te l'hanno fatto credere. 
Tu devi andare avanti.. continua la tua strada.. con me.
Questa palestra, la devi ribaltare.

~Sensei~

Questo mi hai detto.
Questo mi ha scosso terribilmente 
da sentire una scarica elettrica e cadere in lacrime.

Ma come ti sei permesso?
Non avrei dovuto cadere in un altro pianto davanti a te.

La realtà è... il pianto è un emozione.
E non ho pianto per il dolore della lezione.
Sono state le tue parole.
Queste parole.

Sensei.

Perchè?
Perchè riesci a leggere la mia anima?
Perchè riesci a sentire quello di cui ho bisogno?
Perchè in te vedo ciò che non ho mai avuto?
Sarai tu a darmi la forza neccessaria?

Nonostante io abbia perso una forza importante della mia vita, 
tu dici di continuare, e che la forza è in noi.

La tua cattiveria.
Come puoi dire che è amore?
Come puoi soltanto dire... che quello è amore?

Eppure, sono riuscito a rispondermi da solo.
Se io non avessi pensato alla mia inferiorità forse oggi
sarei in una condizione diversa.
Forse, sarei stato più sicuro e più forte.
Ma dopo tutti questi anni a essere schiacciato, non è così facile 
pensare anche solo minimamente che non sono l'inferiore.

Inferiorità.
Mi sta passando davanti tutta la vita fino a oggi e vedo.
Vedo tutto quello che ho passato da quando 
mi hanno detto chiaramente di non essere all'altezza della vita.
Quel pomeriggio. 
Mentre organizzavano una cena di classe.
Oh, come lo ricordo.

Tu non sei all'altezza di questa cena, 
vedi di girare a largo perchè non siamo interessati a invitarti.
Sparisci tu e quegli altri speciali come te.

Queste erano le parole.
Ora questa persona non fa più nemmeno parte di questo pianeta.
Che triste destino il suo.
E il mio?
Ho continuato a tenere nella testa quelle parole.
Le sue parole che mi disse mentre era vivo.
E' tutto così sbagliato.
Io me n'ero convito profondamente.
Di non essere nessuno.
Di non essere all'altezza dei tuoi insegnamenti.
Di non essere all'altezza di poter vivere in modo umano.

Ma io sono umano.
Io posso ancora fare qualcosa.
Io sto facendo qualcosa.
Io ho una strada.

Che me l'abbia detta Anita, o Cinzia, o un Sensei, o chiunque altro.
Che io sia arrivato ad odiarmi e odiare gli umani.
Tutto questo non c'è più.
Tutto questo è finito.
La mia malattia è finita.
Ora sono qui.
Tutto questo deve restare nel passato.

Questa pioggia sta per finire.
Questa pioggia è durata troppo a lungo.

Sarà giusto che questa pioggia mi bagna?
Un tempo ti avrei risposto di si, e che me lo meritavo.
Che il peccato bisogna portarselo dietro per sempre.
Forse questo è vero.
Ma nonostante quel peccato, si può ricominciare.
Si può trovare la forza in noi stessi.
Si può uscire dalla disperazione.
Me l'ha insegnato tu, Sensei. 

Ma dimmi, tu in realtà chi sei?


-Raito Yagami-

Debolezze..

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martedì 18 novembre 2014



Guardo una foto.

Vedo il tuo sorriso.

Penso al passato.

Mi perdo nei ricordi.

Mi accorgo che non ricordo più il tuo abbraccio.

Quella scarica energica che avevo sentito.
Quanto vorrei capitasse ancora.
Mi manca così tanto.
Non me la ricordo più.

Vorrei ci fosse un modo per non allontanarti da me.
Vorrei soltanto capire se c'è una soluzione.
Vorrei poterti fermare, ancora un po'.
Vorrei che tu imparassi a prendere decisioni.
Vorrei che tu non dipendessi da nessuno.

Non so perchè ho lottato fino ad oggi per questo.

Non so nemmeno perchè ho deciso di arrendermi proprio ora.

Proprio adesso, che ho lottato così tanto.

Ma che dico, non voglio fermarmi.
Il problema è che sono costretto.
Non me la sento a continuare.
Non riesco più a fidarmi di te.
Nemmeno per le cose più banali.

Anche se dovessimo sparire e incontrarci di nuovo.
Voglio incontrarti in questo luogo.
Stringendoti forte.
Per garantirti che non saremo mai più separati.

~Lil'b~

Se sparirai vorrò incontrarti qui.
Su questo Dojo.
Come è stato il primo giorno.
Con le sue regole.
Sarà li che ci sarà un ultimo scontro tra me e te.
Lo scontro che segnerà ogni cosa.
Combatterò per questo.
Ti raggiungerò.

Combatterò contro di te, 
guardando quegli occhi luminosi. 
Pieni di speranza.
Pieni di purezza.

L'unica cosa che mi ha sempre dato speranza.
I tuoi occhi.

Attraverso i tuoi occhi 
riuscivo a vedere anche quello che non volevi.
La tua forza.
La tua debolezza.
La tua speranza.
La tua paura.
Le tue menzogne.
Il tuo volermi bene nonostante tutto.

Ma ormai, non conta più.

Che lo scontro abbia inizio.
Sarò io stesso a fermare questa pioggia.

Ti voglio bene. 

Me ne vado per salvarmi.
Ti chiedo scusa.
Ma combatteremo.
Te lo prometto.
In quel momento però, saremo nemici.

Tu mi hai appena perso definitivamente a partire da ora.

-Raito Yagami-

Comprensioni...

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lunedì 17 novembre 2014



Forse ho capito.
A parte il fatto che ho sbagliato fin dall'inizio.
Io ho preteso.
Ho desiderato.
Quasi ti ho costretto ad avermi nella tua vita.
Questo è stato un grosso errore.
Avrei dovuto lasciarti fare.
A quest'ora non ci staremo odiando così.
Ma questi sono i miei errori.

Questi invece sono stati i tuoi.
Falsità.
Egoismo.
Non sai non dipendere da qualcuno.
Quel qualcuno ti sta rovinando.
Sai mentire, ma sei troppo sgamabile.
Applichi su di me del bullismo psicologico, guarda che me ne sono accorto.

Tu fai parte di quei deboli.
Che non hanno personalità.
Che non sanno prendere decisioni.
Che se il gruppo mi esclude, tu mi escludi.
Vai dove tira il vento.
Tu vorresti la mia amicizia ma ops,
Il tuo gruppo non mi accetta,
e cosa fai anzi che lottare?
Mi abbandoni.
.
Non sarò io a insegnarti tutto ciò.
È una cosa che devi capire tu.
Fa parte della tua evoluzione.
Io non posso interagire.
Provocherei l'effetto opposto.
Potresti anche non capire mai.
Ma non è affar mio.
Esatto.
E non pensare che il tuo corpo bello
risolva tutti i problemi.
Forse un po si.
Ma non avrai mai una personalità.

Quanti come te?
Quanti?

-Raito Yagami-

Resoconto 2014...

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venerdì 7 novembre 2014



Credo che questa fiera sia stata una pazzia allo stato puro. Non credo di aver vissuto mai una situazione come questa. Non so, come se la realtà fosse scomparsa, all'incirca dal primo momento.
Tutto strano ma divertente, tutto come se fosse davvero l'ultimo mio passaggio. Tutto come doveva chiudersi. Tutto per dare una svolta e chiudere il capitolo. Lucca, il mio passato. Tutto si lega li. Ho incontrato anche il passato. Ma non me ne è fregato nulla. Che stia veramente cambiando qualcosa in me? E le tue parole, Anita? Le tue parole.

Giorno 1.
Tu Anita a correre mentre io ero appena arrivato, ancora non avevi sistemato le stanze, ti ho trovata molto agitata questa volta, il tuo “Dio bono” resterà nella storia di Lucca! Ho dovuto anche aiutarti a pulire la stanza e spostare cose, nel frattempo mi telefona Alessia che si è persa per la strada, insomma, io avevo tre ore di viaggio, lei sette. Per poi perdersi dalle parti di Monteriggioni. Interessante. Ho fatto che passare direttamente a te la telefonata, in modo che siamo riusciti a recuperarla, ma mi spieghi una cosa? Come hai fatto a capire che erano loro nella macchina a quella distanza? Lo so, non me lo dire, sei talmente empatica da capirlo a distanza, beh, complimenti. La tua potenza non ha limiti. Alessia, quando ti ho vista mi aspettavo i tuoi capelli un pochino più corti, e più scuri, forse per colpa delle luci della webcam, la mia è tendente al giallo, quindi figuriamoci! Per quanto riguarda tuo cugino, c'è stato un particolare avvicinamento fin da subito, a colpi di bestemmie, e poi chi dice che le bestemmie non uniscono nessuno? Preti.. vuoi non capite niente! Il tuo abbraccio Alessia è stato.. non riesco a descriverlo, credo mi abbia dato una gran carica, che sento ancora oggi. Che bello vederti dopo sette anni. E' stata un emozione forte per me. Il viaggio in fiera, è sembrato da turisti per caso fumati di oppio, ho trovato la cosa divertente e assurda allo stesso tempo. Non sapevo cosa fare, ma ho riso così tanto. Davvero tanto. Fino alla sera. Compreso per la pizza. E la buonanotte, una bestemmia.

Giorno 2.
Non riesco a darmi una spiegazione logica sul fatto che quando mi hai svegliato mi hai tirato un cuscino in faccia, e tuo cugino ha bestemmiato al mio posto, comunque dobbiamo tenere conto anche del bagno spiritato. Una lampadina si frigge e ci tocca lavarci a lume di candela alla sera, una cosa romantica, se vogliamo pensarci. Che situazione imbarazzante. Però mi ha fatto ridere, troppo. E quando io sentivo la presenza di Anita tipo radar? Qualcosa di assurdo. Però mi è piaciuto così tanto trovare delle persone al mio risveglio che mi hanno fatto sentire bene. Sapete, non mi sveglio tanto volentieri a casa. Non mi fanno sentire a mio agio, non sono felice. Sono sempre tutti arrabbiati. Non capisco perchè. Io cerco sempre di portare un po di gioia, ma quello che riesco a sentire da loro è menefreghismo sul fatto delle mie scelte... però questa situazione vissuta in questi giorni mi ha fatto capire che ne vale la pena. Questa situazione mi farà andare avanti. Mauro, cugino di Alessia, nomino anche te. Voglio ringraziarti perchè non importa il modo in cui ho iniziato ad andare d'accordo con te. Non importa. Davvero. Ho capito come in quattro giorni qualcuno, si può affezionare a qualcun altro se soltanto lo desidera fortemente. Lo deve desiderare veramente tanto però. Noi ci siamo riusciti e quasi non ci credo. Io ero a farmi tanti di quei problemi con gente che non capisce in sette anni di sofferenza, e poi senza nemmeno pensarci più di tanto, ti ho dato un po di corda con le bestemmie e ti sei trovato bene. Con me. Ti sei trovato bene. Ho capito bene? E' incredibile. Alcune cose capitano proprio per caso. Grazie.
Una bella cosa di questa giornata invece sono stati i Waffol imbevuti di liquore. “Chi è l'alcolizzato?” … io! Voi due l'avete preso alla cioccolata, beh, io volevo un pizzico di alcool per rallegrare la giornata, molto buono comunque. Molto.

Giorno 3.
Alla ricerca di Cerby e Ryu, direi che il Sabato non era proprio molto possibile l'incontro. Anzi. Abbiamo avuto anche dei problemi noi. A parte il ritardo allucinante della mattina che alle 11 siamo arrivati anzi che alle 10, però l'incontro di Alain e Maria del Veneto, l'ho trovato piacevole. Il Karateka veneto. Pensa un po. E mi ha pure offerto del vino. Non ci posso credere. Anche lui, si è trovato bene con me. Parlava di ospitarmi in Veneto per dei giorni. Che strano. Che personaggio. Non lo credevo così. Eppure è sposato. Mi ricorderò anche di lui, n mezzo a quella folla. A volte gli incontri casuali sono i migliori. L'unica cosa che mi è dispiaciuta di questo giorno è aver perso Mauro per la folla. E' la cosa che mi ha fatto più male di tutte, avrei dovuto girarmi quando l'ho sentito bestemmiare. Invece, non l'ho fatto. Mi sono girato finita la folla. Con questa esperienza, ho capito ancora di più quanto tenere vicino una persona che non voglio perdere per nessun motivo. Che sia in mezzo alla folla, che sia in mezzo a situazioni. Ed è un attimo. Un solo attimo, la perdi di vista e scompare nella massa. Dare sempre il massimo per tutto. Sempre, ogni momento. Questa è la lezione. Credo che l'idea di farti aggrappare al mio zaino non è stata così sbagliata. Non ti ho più perso di vista nemmeno un secondo, e pensa sentivo benissimo anche le tue bestemmie, quindi missione compiuta, no? Per quanto riguarda Cerby e Ryu di Seireitei Freedom/OrganizationXIII c'è stato qualche piccolo problema logistico di traffico persone durante la fiera che non ci faceva muovere. Quindi ho scelto di rimandare l'incontro all'indomani. Alessia quando te sei andata alla riunione di LoT, devi sapere che io e Mauro dovevamo andare al negozio di magliette dietro la curva e abbiamo attraversato Lucca arrivando alla stazione dei Pulman, ma tranquilla, non ci siamo persi, non te l'ho perso, non preoccuparti, ahahaha! Era impossibile perdersi con tutto quel macello di gente e tutte quelle bestemmie! Una delle cose che non avevo mai vissuto però è stata quella della sera, lavare le mani in compagnia, in tre persone, questo mi è sembrato... una cosa divertentissima. Quante cose non ho vissuto per colpa mia, soltanto mia. Soltanto per la mia malattia che tutti hanno sottovalutato. Ora mi ritrovo in questo corpo, mutilato dal tempo in cui ho sofferto e devo continuare. Devo fare più esperienze possibili, dalla più scema alla più incredibile che posso permettermi. Alessia, fatti dire una cosa però. Quel vestito da strega, a Lucca Comics, era troppo normale. E poi... eri troppo coperta, per i miei gusti, ahahaha! In ogni caso, la pizzeria dell'indiano, Vespa, che poi è arrivato in vespa per le consegne, quella pizza la odierò per sempre. Come si fa a fare una pizza così sottile, non lievitata, che sembra grissino al sugo!?!

Giorno 4.
La ricerca di Cerby e Ryu di OrganizationXIII/SeireiteiFreedom continua. Dopo averli trovati al Japan Town, vicino al giardino, si quel giardino che nessuno ha mai capito qualcosa di dove fosse o quale, Cittadella, Citadel, e poi lo spazio dedicato ad Assassin's Creed alla fine li abbiamo trovati al Japan Town vicino alla macchina della polizia, interessante. Oggi Alessia il tuo cosplay è stato molto meglio di quello di venerdì, infatti molta gente ha fatto un set fotografico con te. Però Cerby e Ryu non erano poi così malvagi, sono riuscito a metterli a loro agio nonostante non sapessimo molto di loro due, insomma quelle tre ore passate con noi sono state secondo me molto positive, ho sentito in loro.. qualcosa. Quando mi hanno stretto la mano per andar via. Ho sentito sincerità, forza, e dispiacere.. tutto in una sola stretta di mano. Per poi finire con quell'assurdo Selfie, sotto al palco dei cosplayers... bellissimi momenti. Ho paura solo che non ci sarà la stessa armonia la prossima volta. Ma ora non ci voglio pensare. E' stato tutto così magico. Mentre Alessia cercava di farsi fare una firma per un libro, te Cerby hai fatto un po di fatica a parlar con me.. ma sono riuscito a mettere anche te a tuo agio... è bastato ascoltarti un po.. e risponderti nel modo corretto. Avrei solo voluto più tempo. Si Ryu, ti immagino come un tizio con delle lame in mano super muscoloso che corre affettando tutto quello che ha davanti, che bella visione che ho avuto di te in questi tre anni! Pensa che mi ero fatto anche il filmino mentale della distruzione... Quindi figuriamoci! Buono anche per voi, Karate e Kick Boxing, deve essere questa la forza. Non ho sbagliato strada, anche se è molto in salita. Andati via loro ho avuto modo di seguire di più la sfilata cosplay, molto bella bella bella.. stupenda, ho apprezzato molto anche i pezzi giapponesi, e poi quella bambina che cantava!?!?!?! Ma daii!?!? Non so quanti anni avrà avuto, interessante anche il ramen brodoso, anche quello mai provato, ramen istantaneo, sapeva di spaghetti al brodo...? Si, credo qualcosa del genere. La sera al B&B, ringraziamo sempre Anita per gli infiniti passaggi e soprattutto per avermi cucito lo zaino che mi si era strappato.. mi chiedo come. Ringrazio Alessia per avermi aiutato nello stretching alle gambe per tutti questi giorni. Finita la cena, finita la doccia, la realtà è che non volevo credere di essere giunto al termine di questo periodo che per me è stato veramente un piccolo infinito, un piccolo momento in cui ho potuto liberarmi di tutte le brutte cose che mi circondavano. Quindi non ho dormito. Mi piaceva sapere di avere davanti due persone che non mi avrebbero trattato male l'indomani. Mi faceva piacere sapere che quelle persone erano li, così vicine a me. Ma quel periodo sapevo che ormai era terminato. Così, Alessia quando alle 5 ti sei svegliata e mi hai visto con il cellulare in mano è vero, non ho chiuso occhio. Ho voluto assaporarmi il silenzio. Ho poi dormito dalle 5 alle 7, sono pazzo, forse? Beh, forse un pochino direi di si. Ma in fondo ognuno ha della pazzia. Questi attimi non torneranno, per infinite complicazioni. Ma resteranno con me per sempre. Resteranno con me. Dalla prima all'ultima bestemmia di Mauro, alle facce strane di Alessia, alla versione in crisi di Anita, alla mia versione un po diversa dal solito.. alla comparsa di Cerby e Ryu.

Giorno 5.
Credo sia il giorno più doloroso di tutti. Alle 7 mi sono alzato, non riuscivo a dire una parola. Semplicemente vi fissavo. Mi piangeva il cuore a sapere della vostra partenza tra poche ore. Ero così perso tra me e la stanza, e voi. Cercavo di non pensare che sarebbe finita. Alessia, hai pensato bene di lanciarti su di me... che momento imbarazzante, un pochino. Non volevo che restavi un secondo di più. Sentivo che se non ti saresti alzata dopo 5 minuti sarei caduto in lacrime li sul posto. Non volevo rendere il nostro distacco ancora più traumatico di così. A me faceva tanto male. Quello che posso dire al riguardo è che ho trattenuto le lacrime fino alla vostra partenza. Il tuo abbraccio Alessia, sempre forte, mi trasmetti sempre della forza. Sempre. Mauro tu, ho sentito qualcosa di particolare in te. Ho sentito quell'impulso di stringere forte anche te, che è stato ricambiato in una sensazione di forza, dispiacere e sincerità. Questo è ciò che ho provato. Queste sono state le sensazioni che ho provato. E mentre partivate con la macchina mi sono abbandonato in un pianto, continuando a guardare il micio bianco di Anita, che rotolava per terra. Ricordando la vostra frase del primo giorno mentre giocavo con il micio...“Ma guarda quanto è chiatto, però tu riesci a domarlo”. A quel punto ho poi pranzato a casa di Anita, salutando suo figlio e scambiandoci i contatti, siamo due grafici. Tutto questo, come gli anni passati, e infine sono partito nel mio lungo viaggio di tre ore. Sono arrivato a casa alle 20:30.

Anita io ora parlerei di te.
Credo che tu abbia raggiunto il massimo della potenza per quanto riguarda empatia e tutto il resto.
So che il mio viaggio non è ancora finito, so di essere ancora all'inizio, ma sotto certi aspetti mi spaventa parecchio ciò che mi hai detto. Io sarei un “ragazzo di cristallo” uno di quelli che hanno il compito di far cambiare le idee della gente, dividerli dalle masse di ignoranza, attraverso l'empatia e l'amore. Per me è un fardello troppo grosso. Non mi sento pronto a tutto questo. Perchè proprio io?
Perchè hai scelto me, proprio ora che il pianeta si sta distruggendo per mano degli esseri umani? Perchè mi reputi così diverso da loro da dire che sono di “cristallo”? Anita, lo so. Lo so che tu sei soltanto l'evoluzione quasi finale di ciò che sono io ora. Tu dici che il Karate mi serve per vedere questa nuova generazione come si comporta. Dici che il ballo mi serve per sentire le sensazioni delle persone. Dici che la mia arte grafica è un modo per esprimermi. Ma, come pensi che io possa fare ciò che mi chiedi? Con quale forza? Il Sensei mi dice che la forza la posso trovare in me soltanto credendoci. E' così vero? La risposta l'ho trovata da solo immagino. E poi ora, mi hai detto che questa strada la devo percorrere con le mie scelte, non ho più bisogno di premonizioni particolari. Devo essere io a fare le mie scelte e tutto quello che ci capita è una nostra scelta. Che sia giusto, sbagliato, bello, brutto, dipende tutto da noi. La chiami libertà? Forse è questa la libertà che vuoi che si crea? Ho capito forse, nessuno è più in grado di decidere con la propria testa! Ci stanno togliendo la facoltà di capire chi siamo! Ho capito ora quello che vuoi. Io nel mio piccolo devo cambiare questa condizione, devo far capire a chi mi sta intorno che questa non è una prigione, c'è ancora qualche speranza di cambiare le cose se qualcuno lo vuole. Ho capito il mio compito. Ho capito quello che devo fare, ho capito perchè sono su questo pianeta. Io stesso sono la luce che stavo cercando negli occhi degli altri. Io devo tramandare quella luce che io stesso cercavo. Adesso ha tutto un senso. La gente deve vedere la luce in me. Soltanto così riuscirò a moltiplicare la luce.
Anita, Grazie. Anita, è questo, vero? Perchè questo è quello che fai tu. Non ti deluderò. Porterò avanti ciò che va compiuto. Anche se dovrò andare contro a persone a cui tengo. E' la vita. Sono le mie scelte. Questo mio ruolo potrebbe finire dall'istante che dico basta, ma questo è proprio ciò che cercavo, una risposta, uno scopo, non posso dire di no. Io sono qualcuno. Di “cristallo” o no.. io ora so perchè sono qui. Tutto questo spiegherebbe tutta la mia sofferenza. E' sicuramente la strada. La percorrerò. Te lo prometto. Andrò avanti. Non lascerò che il nostro ultimo incontro metta fine al mio cammino. Sai, ora che ho un percorso da seguire, so cosa devo fare. Mi sento meglio. Mi sento più vivo. Mi sento molto più energico. Sento una strana forza. Sento che la strada è qui davanti per me. E poi sei tu a dire “Se lo pensi intensamente e ci credi davvero, alla fine si avvera.” Quindi crederò a questo cammino, perchè l'ho deciso io.

Grazie... di tutto.
Lucca Comics & Games, 2014.


-Raito Yagami-

Preparazione 2014...

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martedì 28 ottobre 2014


Danzerò nella pioggia se servirà a qualcosa.
Questo sarà il mio ultimo viaggio verso Lucca.
Un posto pieno di ricordi.
Tutto è cambiato.
Vita diversa.
Persone diverse.
E' giusto che finisca così.
Lucca fa parte del passato.

 E' un giorno perfetto, 
quando mi fermo e guardo il cielo, 
lo salgo attraverso quel tratto di nuvola, 
in quella tela di colore azzurro, 
nello stesso cielo, 
come quel giorno. 
Ora, ho fatto solo una cosa in più, 
ho allungato la mano verso di te.

~Supercell~

E poi cosa posso dire, ci sei tu. 
Non potevo aspettare altro.
Tu che conosco da tantissimi anni.
Finalmente ci incontriamo per la prima volta.
Io, quanta gioia.
Io vorrei dimenticare tutto.
 Vorrei che se tutto dovesse finire, che finisca così.
Con te qui affianco.
Tu unirai Lucca al presente.

L'unica che ha compreso la vecchia parte di me.
Quella che tutti odiano.
Quella che io stesso sto cercando di sopprimere oggi.
Quella parte che potrebbe distruggere tutto quello che ho davanti
se dovessi sbagliare.
So che mi aiuterai a continuare per la giusta via.
Ora io conosco la via.
Ti voglio bene, anche se non leggerai oggi.
Anche se non leggerai mai.
Anche così provo un immensa gioia.

Cosa sto lasciando qui?

Un posto pieno di gente scoppiata che mi fa ridere.
Un combattimento con un possibile amico, 
deve solo capire che è così perchè io lo sento.
 Un concerto di una cantante che conosco.
Un computer da mettere a posto.
Una grafica incompleta.

Ti sto aspettando.
Voglio capire insieme a te 
se la linea del tempo di altri più giovani è toccabile.
Voglio capire se non mi sto sbagliando.
Voglio stringerti forte
e voglio piangere.

Cosa che non faccio da parecchio, 
come ho potuto trattenere le mie emozioni?
Bastava solo lasciarle passare accettandole.
Non era il caso di nasconderle così.
Io sono umano.
Tutti sbagliano, tutti provano qualcosa.
Anch'io provo qualcosa.

Questo è quello che mi aspetto.
Grazie per passare proprio a Lucca.
E' incredibile.
Forse questo viaggio mi cambierà, ancora.

Ti voglio bene.

-Raito Yagami-

Sensei...

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sabato 20 settembre 2014




E poi, succede che così, cambi di botto. 
Non c'è una spiegazione. 
E' semplicemente il tuo io. 
Sei semplicemente tu.
~
Sai, mi è successa questa cosa alle scuole medie, 
ho fatto quella capriola e ho sentito un forte dolore, 
e non riuscivo più a respirare, 
dopo circa mezz'ora è passato, 
ma da quel giorno, 
ho sentito male ancora per qualche settimana. 
Da li non ho più provato a farne una. 
Ora te non puoi chiedermi di farne una dopo ben dieci anni dall'accaduto. 
Non so se riuscirò a rialzarmi dopo. 
Potrei avere qualcosa di rotto...
E.. come te lo posso spiegare in poche parole? 
E' solamente la tua testa. 
Pensaci, secondo te, 
ti pare possibile avere qualcosa di rotto? 
E da cosa deduci che è sempre la mia testa? 
-Io non ho dubbi che si tratta della tua testa, 
ormai ti conosco e questo è solo frutto della tua testa. 
Certo che potevi arrivarci da solo questa volta. 
Ma tu pensa ancora.. 
pensa a cosa hai fatto in questo anno e mezzo che sei qua 
e pensa se tu avessi avuto veramente una vertebra rotta. 
Pensaci bene e poi dimmi. 
Ma non pensi che dovrei fare una radiografia, qualche cosa? 
Si, nel tuo cervello, così vediamo com'è fatto. Ragiona. 
...Certo che la mia testa è proprio strana.
Secondo te, come dovrei fare a fare questa capriola la prossima volta? 
Falla e basta, non pensare alle conseguenze. 
 ~
 Ah, si ha dato di testa? 
Anche mio padre lo fa, soprattutto quando non capisce. 
Purtroppo succede che hanno una vecchia mentalità e bisogna accettarli per come sono.
Non ti preoccupare è normale che succede, 
ma tu non devi perdere di vista il tuo obiettivo, 
anche se ti sei fatto male alle mani. 
Anche se ti farai male ancora.
~
Perchè io, non voglio che vai a gareggiare e prendere botte per una medaglia, 
voglio che ti alleni con me. 
Voglio che impari a picchiare qualcuno. 
Non pretendo che tu sappia l'ultimo Kata, non li so tutti nemmeno io. 
Pretendo però che tu, riesca ad essere più sicuro. 
Questa cosa può salvarti la vita. 
Per questo voglio che rimani. 
Ricordati com'eri appena sei arrivato.
Nemmeno parlavi.
Ma questo dipende da te. 
Sicuramente ti cambierà la vita restare qui. 
Il Karate non si applica solo in questa stanza, 
ma nella vita e tu se vorrai seguire questa strada, 
dovrai comprenderlo a fondo.
~
Ah, si? Perdi i capelli e a 40 anni sarai pelato? 
Pure io, e lo sapevo anche senza andare a fare una visita, 
detta sinceramente, che te ne frega? 
Tanto è genetico. 
C'è poco da fare, accetta questo, ti faccio compagnia.
 ~
E impara a vivere per te stesso, 
ricordati che la maggior parte delle cose le farai da solo. 
Lo sai, te l'ho detto io ho la mia vita, 
sono contento che sei qui ma chiusa la questione, 
con me il passato è stato davvero crudo 
e non ho intenzione di continuare a beccarmi fregature. 
Continuerò la mia strada che tu sia qui o no, 
e tu devi fare lo stesso. 
So di essere freddo in questo preciso momento ma è così... 
è la dura realtà. 
La maggior parte delle persone ti cercherà
 solo se vorrà qualcosa.
~
Perchè ti comporti così?
Perchè oggi non riesci a seguirmi?
Hai dei problemi?
Il lavoro, non mi fa stare concentrato
non riesco a seguirti.
Mi tratta troppo male.
Come faccio?
Tutti li abbiamo i problemi.
So che hai problemi a lavoro.
Li ho anch'io.
Fino ad oggi stesso il mio capo non era così simpatico.
Eppure sono qui, ad insegnarti.
A mantenere la calma, anche se come te vorrei distruggere tutto.
Devi essere con la mente libera mentre ti alleni.
Altrimenti non riuscirai in quello che vuoi.
Libera la mente.
Liberala e sarai libero.
Liberala, e anche nella vita sarai libero.
~
Impara che nella vita bisogna essere indipendenti 
il più possibile sotto tutti i punti di vista,
anche gruppi e amici.
Tu devi uscire e essere di parole con tutti.
In modo da essere sempre in contatto con tanta gente,
Io la penso e faccio così.
 ~
Ah, ti hanno tirato pacco? 
Beh, anche a me.
Io vado avanti senza di loro, tu fai quello che vuoi.
~
Mi..sono licenziato Sensei.
Eh? Che ha fatto questa volta?
Il solito... non ce l'ho più fatta.
Mi ha maltrattato come sempre.
Con la differenza che mi avrebbe pagato ancora meno.
Ma il tuo capo anche se è un prete non mi sembra proprio santo.
In ogni caso secondo me è stata una giusta decisione.
Anche se, avresti dovuto agire diversamente.
Te l'avevo detto, se ci rispondevi sarebbe finita.
Ma io ho mantenuto la pace, non ho litigato.
Quella è pace apparente.
Per non fare danni.
La gente superiore a te, 
vuole sentire sempre di si.
Vuole vederti attivo.
Vuole vederti pronto.
Tu com'eri?
Senza di lui, mi riusciva tutto.
Ma lui in realtà mi metteva una terribile ansia ogni volta.
Pensavo di essere io l'errore.
Ecco dove hai sbagliato.
Non hai mantenuto la pace con te stesso.
Non doveva fregartene niente delle sue parole.
In questo modo è riuscito in quello che voleva, ti ha mandato via.
Ricordati, la prossima volta.
Non importa se hai davanti un prete o un mafioso.
Il capo è sempre uguale, una merda.
Sii deciso, convinto, forte, e non sentire dolore nelle parole del tuo capo.
Se è quello che vuoi, non devi tenere conto delle brutte parole che ti dice.
Dimostragli che tu puoi sopportare il suo dolore.
Solitamente, fanno così per dare la colpa a qualcuno
sul fatto che sono in ansia per se stessi.
~
E poi... c'è un ultima cosa, 
ma non ultima per importanza, 
anzi direi che è fondamentale, 
tu devi credere in te stesso. 
~

~Sensei~
"Questo blog è frutto del lavoro ed è da considerare opera creativa dell'ingegno (arte) che concorre al progresso materiale e spirituale della società, pertanto è tutelato dagli articoli n. 44 e n. 33 della vigente Costituzione Italiana.
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