Dopo che le mie emozioni sono andate perse per parecchio tempo, qualcosa è cambiato. Mi erano state portate via. Ma un farmaco non può distuggere ogni cosa. Ora, diminuendolo sto iniziando a riconoscere i colori. E le note. E le emozioni. E le luci. E le ombre. Per assurdo, anche meglio di prima. Ogni cosa qui, sarà ciò che ricomincerò a sentire. Ascoltando le note e praticando Viet Vo dao - Vo Viet, Viet Taichi e Vietchi continuerò la mia Via.
-Daniele Pozzato Ph-
Essere forti per essere utili.
Mano d'acciaio e bontà di cuore.
~Saluto Viet Vo Dao~
Resoconto 2014...
Scrive Kira1988~Daniele Pozzato Yagami alle 01:23:00venerdì 7 novembre 2014
Credo che questa fiera sia stata una
pazzia allo stato puro. Non credo di aver vissuto mai una situazione
come questa. Non so, come se la realtà fosse scomparsa, all'incirca
dal primo momento.
Tutto strano ma divertente, tutto come
se fosse davvero l'ultimo mio passaggio. Tutto come doveva chiudersi.
Tutto per dare una svolta e chiudere il capitolo. Lucca, il mio
passato. Tutto si lega li. Ho incontrato anche il passato. Ma non me
ne è fregato nulla. Che stia veramente cambiando qualcosa in me? E
le tue parole, Anita? Le tue parole.
Giorno 1.
Tu Anita a correre mentre io ero appena
arrivato, ancora non avevi sistemato le stanze, ti ho trovata molto
agitata questa volta, il tuo “Dio bono” resterà nella storia di
Lucca! Ho dovuto anche aiutarti a pulire la stanza e spostare cose,
nel frattempo mi telefona Alessia che si è persa per la strada,
insomma, io avevo tre ore di viaggio, lei sette. Per poi perdersi
dalle parti di Monteriggioni. Interessante. Ho fatto che passare
direttamente a te la telefonata, in modo che siamo riusciti a
recuperarla, ma mi spieghi una cosa? Come hai fatto a capire che
erano loro nella macchina a quella distanza? Lo so, non me lo dire,
sei talmente empatica da capirlo a distanza, beh, complimenti. La tua
potenza non ha limiti. Alessia, quando ti ho vista mi aspettavo i
tuoi capelli un pochino più corti, e più scuri, forse per colpa
delle luci della webcam, la mia è tendente al giallo, quindi
figuriamoci! Per quanto riguarda tuo cugino, c'è stato un
particolare avvicinamento fin da subito, a colpi di bestemmie, e poi
chi dice che le bestemmie non uniscono nessuno? Preti.. vuoi non
capite niente! Il tuo abbraccio Alessia è stato.. non riesco a
descriverlo, credo mi abbia dato una gran carica, che sento ancora
oggi. Che bello vederti dopo sette anni. E' stata un emozione forte
per me. Il viaggio in fiera, è sembrato da turisti per caso fumati
di oppio, ho trovato la cosa divertente e assurda allo stesso tempo.
Non sapevo cosa fare, ma ho riso così tanto. Davvero tanto. Fino
alla sera. Compreso per la pizza. E la buonanotte, una bestemmia.
Giorno 2.
Non riesco a darmi una spiegazione
logica sul fatto che quando mi hai svegliato mi hai tirato un cuscino
in faccia, e tuo cugino ha bestemmiato al mio posto, comunque
dobbiamo tenere conto anche del bagno spiritato. Una lampadina si
frigge e ci tocca lavarci a lume di candela alla sera, una cosa
romantica, se vogliamo pensarci. Che situazione imbarazzante. Però
mi ha fatto ridere, troppo. E quando io sentivo la presenza di Anita
tipo radar? Qualcosa di assurdo. Però mi è piaciuto così tanto
trovare delle persone al mio risveglio che mi hanno fatto sentire
bene. Sapete, non mi sveglio tanto volentieri a casa. Non mi fanno
sentire a mio agio, non sono felice. Sono sempre tutti arrabbiati.
Non capisco perchè. Io cerco sempre di portare un po di gioia, ma
quello che riesco a sentire da loro è menefreghismo sul fatto delle
mie scelte... però questa situazione vissuta in questi giorni mi ha
fatto capire che ne vale la pena. Questa situazione mi farà andare
avanti. Mauro, cugino di Alessia, nomino anche te. Voglio
ringraziarti perchè non importa il modo in cui ho iniziato ad andare
d'accordo con te. Non importa. Davvero. Ho capito come in quattro
giorni qualcuno, si può affezionare a qualcun altro se soltanto lo
desidera fortemente. Lo deve desiderare veramente tanto però. Noi ci
siamo riusciti e quasi non ci credo. Io ero a farmi tanti di quei
problemi con gente che non capisce in sette anni di sofferenza, e poi
senza nemmeno pensarci più di tanto, ti ho dato un po di corda con
le bestemmie e ti sei trovato bene. Con me. Ti sei trovato bene. Ho
capito bene? E' incredibile. Alcune cose capitano proprio per caso.
Grazie.
Una bella cosa di questa giornata
invece sono stati i Waffol imbevuti di liquore. “Chi è
l'alcolizzato?” … io! Voi due l'avete preso alla cioccolata, beh,
io volevo un pizzico di alcool per rallegrare la giornata, molto
buono comunque. Molto.
Giorno 3.
Alla ricerca di Cerby e Ryu, direi che
il Sabato non era proprio molto possibile l'incontro. Anzi. Abbiamo
avuto anche dei problemi noi. A parte il ritardo allucinante della
mattina che alle 11 siamo arrivati anzi che alle 10, però l'incontro
di Alain e Maria del Veneto, l'ho trovato piacevole. Il Karateka
veneto. Pensa un po. E mi ha pure offerto del vino. Non ci posso
credere. Anche lui, si è trovato bene con me. Parlava di ospitarmi
in Veneto per dei giorni. Che strano. Che personaggio. Non lo credevo
così. Eppure è sposato. Mi ricorderò anche di lui, n mezzo a
quella folla. A volte gli incontri casuali sono i migliori. L'unica
cosa che mi è dispiaciuta di questo giorno è aver perso Mauro per
la folla. E' la cosa che mi ha fatto più male di tutte, avrei dovuto
girarmi quando l'ho sentito bestemmiare. Invece, non l'ho fatto. Mi
sono girato finita la folla. Con questa esperienza, ho capito ancora
di più quanto tenere vicino una persona che non voglio perdere per
nessun motivo. Che sia in mezzo alla folla, che sia in mezzo a
situazioni. Ed è un attimo. Un solo attimo, la perdi di vista e
scompare nella massa. Dare sempre il massimo per tutto. Sempre, ogni
momento. Questa è la lezione. Credo che l'idea di farti aggrappare
al mio zaino non è stata così sbagliata. Non ti ho più perso di
vista nemmeno un secondo, e pensa sentivo benissimo anche le tue
bestemmie, quindi missione compiuta, no? Per quanto riguarda Cerby e
Ryu di Seireitei Freedom/OrganizationXIII c'è stato qualche piccolo
problema logistico di traffico persone durante la fiera che non ci
faceva muovere. Quindi ho scelto di rimandare l'incontro
all'indomani. Alessia quando te sei andata alla riunione di LoT, devi
sapere che io e Mauro dovevamo andare al negozio di magliette dietro
la curva e abbiamo attraversato Lucca arrivando alla stazione dei
Pulman, ma tranquilla, non ci siamo persi, non te l'ho perso, non
preoccuparti, ahahaha! Era impossibile perdersi con tutto quel
macello di gente e tutte quelle bestemmie! Una delle cose che non
avevo mai vissuto però è stata quella della sera, lavare le mani in
compagnia, in tre persone, questo mi è sembrato... una cosa
divertentissima. Quante cose non ho vissuto per colpa mia, soltanto
mia. Soltanto per la mia malattia che tutti hanno sottovalutato. Ora
mi ritrovo in questo corpo, mutilato dal tempo in cui ho sofferto e
devo continuare. Devo fare più esperienze possibili, dalla più
scema alla più incredibile che posso permettermi. Alessia, fatti
dire una cosa però. Quel vestito da strega, a Lucca Comics, era
troppo normale. E poi... eri troppo coperta, per i miei gusti,
ahahaha! In ogni caso, la pizzeria dell'indiano, Vespa, che poi è
arrivato in vespa per le consegne, quella pizza la odierò per
sempre. Come si fa a fare una pizza così sottile, non lievitata, che
sembra grissino al sugo!?!
Giorno 4.
La ricerca di Cerby e Ryu di
OrganizationXIII/SeireiteiFreedom continua. Dopo averli trovati al
Japan Town, vicino al giardino, si quel giardino che nessuno ha mai
capito qualcosa di dove fosse o quale, Cittadella, Citadel, e poi lo
spazio dedicato ad Assassin's Creed alla fine li abbiamo trovati al
Japan Town vicino alla macchina della polizia, interessante. Oggi
Alessia il tuo cosplay è stato molto meglio di quello di venerdì,
infatti molta gente ha fatto un set fotografico con te. Però Cerby
e Ryu non erano poi così malvagi, sono riuscito a metterli a loro
agio nonostante non sapessimo molto di loro due, insomma quelle tre
ore passate con noi sono state secondo me molto positive, ho sentito
in loro.. qualcosa. Quando mi hanno stretto la mano per andar via. Ho
sentito sincerità, forza, e dispiacere.. tutto in una sola stretta
di mano. Per poi finire con quell'assurdo Selfie, sotto al palco dei
cosplayers... bellissimi momenti. Ho paura solo che non ci sarà la
stessa armonia la prossima volta. Ma ora non ci voglio pensare. E'
stato tutto così magico. Mentre Alessia cercava di farsi fare una
firma per un libro, te Cerby hai fatto un po di fatica a parlar con
me.. ma sono riuscito a mettere anche te a tuo agio... è bastato
ascoltarti un po.. e risponderti nel modo corretto. Avrei solo voluto
più tempo. Si Ryu, ti immagino come un tizio con delle lame in mano
super muscoloso che corre affettando tutto quello che ha davanti, che
bella visione che ho avuto di te in questi tre anni! Pensa che mi ero
fatto anche il filmino mentale della distruzione... Quindi
figuriamoci! Buono anche per voi, Karate e Kick Boxing, deve essere
questa la forza. Non ho sbagliato strada, anche se è molto in
salita. Andati via loro ho avuto modo di seguire di più la sfilata
cosplay, molto bella bella bella.. stupenda, ho apprezzato molto
anche i pezzi giapponesi, e poi quella bambina che cantava!?!?!?! Ma
daii!?!? Non so quanti anni avrà avuto, interessante anche il ramen
brodoso, anche quello mai provato, ramen istantaneo, sapeva di
spaghetti al brodo...? Si, credo qualcosa del genere. La sera al B&B,
ringraziamo sempre Anita per gli infiniti passaggi e soprattutto per
avermi cucito lo zaino che mi si era strappato.. mi chiedo come.
Ringrazio Alessia per avermi aiutato nello stretching alle gambe per
tutti questi giorni. Finita la cena, finita la doccia, la realtà è
che non volevo credere di essere giunto al termine di questo periodo
che per me è stato veramente un piccolo infinito, un piccolo momento
in cui ho potuto liberarmi di tutte le brutte cose che mi
circondavano. Quindi non ho dormito. Mi piaceva sapere di avere
davanti due persone che non mi avrebbero trattato male l'indomani. Mi
faceva piacere sapere che quelle persone erano li, così vicine a me.
Ma quel periodo sapevo che ormai era terminato. Così, Alessia quando
alle 5 ti sei svegliata e mi hai visto con il cellulare in mano è
vero, non ho chiuso occhio. Ho voluto assaporarmi il silenzio. Ho poi
dormito dalle 5 alle 7, sono pazzo, forse? Beh, forse un pochino
direi di si. Ma in fondo ognuno ha della pazzia. Questi attimi non
torneranno, per infinite complicazioni. Ma resteranno con me per
sempre. Resteranno con me. Dalla prima all'ultima bestemmia di Mauro,
alle facce strane di Alessia, alla versione in crisi di Anita, alla
mia versione un po diversa dal solito.. alla comparsa di Cerby e Ryu.
Giorno 5.
Credo sia il giorno più doloroso di
tutti. Alle 7 mi sono alzato, non riuscivo a dire una parola.
Semplicemente vi fissavo. Mi piangeva il cuore a sapere della vostra
partenza tra poche ore. Ero così perso tra me e la stanza, e voi.
Cercavo di non pensare che sarebbe finita. Alessia, hai pensato bene
di lanciarti su di me... che momento imbarazzante, un pochino. Non
volevo che restavi un secondo di più. Sentivo che se non ti saresti
alzata dopo 5 minuti sarei caduto in lacrime li sul posto. Non volevo
rendere il nostro distacco ancora più traumatico di così. A me
faceva tanto male. Quello che posso dire al riguardo è che ho
trattenuto le lacrime fino alla vostra partenza. Il tuo abbraccio
Alessia, sempre forte, mi trasmetti sempre della forza. Sempre. Mauro
tu, ho sentito qualcosa di particolare in te. Ho sentito
quell'impulso di stringere forte anche te, che è stato ricambiato in
una sensazione di forza, dispiacere e sincerità. Questo è ciò che
ho provato. Queste sono state le sensazioni che ho provato. E mentre
partivate con la macchina mi sono abbandonato in un pianto,
continuando a guardare il micio bianco di Anita, che rotolava per
terra. Ricordando la vostra frase del primo giorno mentre giocavo con
il micio...“Ma guarda quanto è chiatto, però tu riesci a
domarlo”. A quel punto ho poi pranzato a casa di Anita, salutando
suo figlio e scambiandoci i contatti, siamo due grafici. Tutto
questo, come gli anni passati, e infine sono partito nel mio lungo
viaggio di tre ore. Sono arrivato a casa alle 20:30.
Anita io ora parlerei di te.
Credo che tu abbia raggiunto il massimo
della potenza per quanto riguarda empatia e tutto il resto.
So che il mio viaggio non è ancora
finito, so di essere ancora all'inizio, ma sotto certi aspetti mi
spaventa parecchio ciò che mi hai detto. Io sarei un “ragazzo di
cristallo” uno di quelli che hanno il compito di far cambiare le
idee della gente, dividerli dalle masse di ignoranza, attraverso
l'empatia e l'amore. Per me è un fardello troppo grosso. Non mi
sento pronto a tutto questo. Perchè proprio io?
Perchè hai scelto me, proprio ora che
il pianeta si sta distruggendo per mano degli esseri umani? Perchè
mi reputi così diverso da loro da dire che sono di “cristallo”?
Anita, lo so. Lo so che tu sei soltanto l'evoluzione quasi finale di
ciò che sono io ora. Tu dici che il Karate mi serve per vedere
questa nuova generazione come si comporta. Dici che il ballo mi serve
per sentire le sensazioni delle persone. Dici che la mia arte grafica
è un modo per esprimermi. Ma, come pensi che io possa fare ciò che
mi chiedi? Con quale forza? Il Sensei mi dice che la forza la posso
trovare in me soltanto credendoci. E' così vero? La risposta l'ho
trovata da solo immagino. E poi ora, mi hai detto che questa strada
la devo percorrere con le mie scelte, non ho più bisogno di
premonizioni particolari. Devo essere io a fare le mie scelte e tutto
quello che ci capita è una nostra scelta. Che sia giusto, sbagliato,
bello, brutto, dipende tutto da noi. La chiami libertà? Forse è
questa la libertà che vuoi che si crea? Ho capito forse, nessuno è
più in grado di decidere con la propria testa! Ci stanno togliendo
la facoltà di capire chi siamo! Ho capito ora quello che vuoi. Io
nel mio piccolo devo cambiare questa condizione, devo far capire a
chi mi sta intorno che questa non è una prigione, c'è ancora
qualche speranza di cambiare le cose se qualcuno lo vuole. Ho capito
il mio compito. Ho capito quello che devo fare, ho capito perchè
sono su questo pianeta. Io stesso sono la luce che stavo cercando
negli occhi degli altri. Io devo tramandare quella luce che io stesso
cercavo. Adesso ha tutto un senso. La gente deve vedere la luce in
me. Soltanto così riuscirò a moltiplicare la luce.
Anita, Grazie. Anita, è questo, vero?
Perchè questo è quello che fai tu. Non ti deluderò. Porterò
avanti ciò che va compiuto. Anche se dovrò andare contro a persone
a cui tengo. E' la vita. Sono le mie scelte. Questo mio ruolo
potrebbe finire dall'istante che dico basta, ma questo è proprio ciò
che cercavo, una risposta, uno scopo, non posso dire di no. Io sono
qualcuno. Di “cristallo” o no.. io ora so perchè sono qui.
Tutto questo spiegherebbe tutta la mia sofferenza. E' sicuramente la
strada. La percorrerò. Te lo prometto. Andrò avanti. Non lascerò
che il nostro ultimo incontro metta fine al mio cammino. Sai, ora che
ho un percorso da seguire, so cosa devo fare. Mi sento meglio. Mi
sento più vivo. Mi sento molto più energico. Sento una strana
forza. Sento che la strada è qui davanti per me. E poi sei tu a dire
“Se lo pensi intensamente e ci credi davvero, alla fine si avvera.”
Quindi crederò a questo cammino, perchè l'ho deciso io.
Grazie... di tutto.
Lucca Comics & Games, 2014.
-Raito Yagami-
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Non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può considerarsi pertanto un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001."
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