Dopo che le mie emozioni sono andate perse per parecchio tempo, qualcosa è cambiato. Mi erano state portate via. Ma un farmaco non può distuggere ogni cosa. Ora, diminuendolo sto iniziando a riconoscere i colori. E le note. E le emozioni. E le luci. E le ombre. Per assurdo, anche meglio di prima. Ogni cosa qui, sarà ciò che ricomincerò a sentire. Ascoltando le note e praticando Viet Vo dao - Vo Viet, Viet Taichi e Vietchi continuerò la mia Via.

-Daniele Pozzato Ph-


Essere forti per essere utili.
Mano d'acciaio e bontà di cuore.


~Saluto Viet Vo Dao~

Estate 2014~

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sabato 23 agosto 2014


Forse, la migliore. Forse l'unica. Ma non è detto. Non si può sapere. Credo di dire fine all'estate, ormai. Non so se si ripeterà. Non sono andato da nessuna parte, non ho fatto vacanze particolari, sono rimasto nella mia zona. Il tempo non torna indietro. Partendo da Maggio. Dove ho capito che a volte, la linea del tempo si può anche modificare leggermente. Potersi allenare due mesi di fila con qualcuno che ha dieci anni in meno di te, conoscerlo, e capire che le tue paure verso il mondo erano tutte inutili. Quanto tempo sprecato in passato. Ma in questi mesi, mi ha portato anche gioia scoprire tutto questo. Ora so che quell'età per me non tornerà, ma potrò viverne una piccola parte. Ho intenzione di continuare arti marziali. Non mi fermerò qui. Perchè fermarsi? Ad Aprile dopo aver finito il percorso con il mio amico di infanzia, ho avuto modo di interagire con altre persone riguardo all'evoluzione mentale. La titolare della palestra in cui sono, ha avuto modo di parlarmi e aprire la mia mente ancora un po'. Si, sono riuscito a fare amicizia anche con lei, invadendo anche la sua linea del tempo, in questa estate un po' calda, un po' piovosa. Ho avuto modo di capire che la paura non è una malattia. La paura fa parte dell'umanità. Se non ci fosse, non saremo niente. La paura ci fa capire le cose a cui teniamo di più, ci fa scappare, ci salva la vita. Privarsi di questa emozione è veramente inutile, anche se ci sono medicine che bloccano questa emozione. Questi mesi hanno fatto capire di non pretendere troppo dalle persone. Questi mesi, sono stati molto importanti per me. In qualche modo vorrei poterli condividere con l'intero mondo, ma le emozioni che ho sentito, sono soltanto mie. Ho anche imparato a nuotare quasi con lo stile libero e stare a galla in otto lezioni, io in piscina? Da quando? Mi sono pure abbronzato con commenti negativi a chi non piace l'abbronzatura, ma poco importa, vuol dire che mi sono scurito davvero dopo dieci anni senza vedere il sole in tutti i sensi. Andando avanti con il tempo, ho scoperto in sala pesi che il dolore è ciò che ci aiuta ad evolverci, è proprio quello che porta a noi dell'esperienza, non dobbiamo scappare dalla sofferenza, dobbiamo semplicemente accettarla e combatterla, come quando sollevi dei pesi. Li sollevi, senti dolore, ti fermi. La volta dopo il tuo cervello avrà memorizzato, avrà trovato un modo per superare leggermente la soglia del sollevamento, potrai così alzare di più. La vita si basa anche su questo piccolo fattore. Le mie piccole pazzie non sono mancate. La prima possiamo dire che è stata ubriacarmi con il mio Sensei continuando a bere, detto da lui il restante limoncello nel bicchiere che non finiva, peccato che non so quanti bicchieri siano stati. E' finita che ero a ridere senza motivo al panificio di un paese nelle vicinanze mentre scroccavamo pizza al formaggio con il resto del gruppo, mentre lui come al solito è sparito nel nulla dopo avermi fatto ridere. Rapito da mio fratello per finire ad Albisola in una spiaggia e passare li tutto il giorno, qualcosa di assurdo, il mare non lo vedevo positivamente da dieci anni. Tanto che, nonstante io abbia imparato quasi lo stile libero in otto lezioni private, col mare mosso ho sentito paura. Non sono riuscito a nuotare. L'altra pazzia è stata con lui, il mio ormai fisso compagno di sala pesi, mi chiedo cosa mi sia saltato in mente quando ho accettato di fargli guidare la mia macchina alle 21:30 dopo allenamento. Posso dire che è stato divertente, posso dire che è stato bello vederlo impacciato, visto che non lo mostra mai. E' stato incredibile però anche tutto il resto del tempo che mi sono allenato con lui, mi sta insegnando a modo suo ad essere migliore, più impulsivo, più umano, più di quello che credo, e mi sta tramandando anche un po di pace, chissà se lo saprà. Forse si, ma in qualche modo non lo ammetterà mai. Per ultima pazzia ieri il concerto di AmbraMarie al Gerundium Beer Fest, così lontano, ha concluso un periodo in cui sono stato schiacciato dalla paura. Lei ha iniziato dal 2008 mentre la guardavo a Xfactor, a farmi pensare molto con la sua musica, tramite lacrime, rabbia, gioia. La sua musica mi ha accompagnato per anni. E' stata mia la scelta di concludere questo capitolo così. Da qui in poi le cose saranno diverse. Grazie a lei non dico di aver avuto un illuminazione, ma la strada è stata più semplice, sapendo che anche una cantante brava come lei, ha avuto un passato oscuro, e forse, se l'ha avuto anche lei, tutti hanno avuto un passato oscuro. Mi piace pensarla così, continuando ad inginocchiarmi mentre canterà Cielo di ruggine, la canzone che mi ha dedicato.

Hey, come va?
Come stai?
Parole di vetro.
Io non so,
non so dire di più
che inutili frasi.

Hey, dove sei?
Sei con lei?
Il vetro è in frantumi.
Tu non sei,
non sei niente di più
che una lieve ferita.
Ma guarirò come se
nulla fosse mai stato.

Ricordi che ormai dovrò uccidere.
Mi chiedo se poi saprò fingere.
Rimane di me solo polvere.
Sotto un cielo di ruggine.

~AmbraMarie - Cielo di ruggine~

Il passato, deve restare dov'è. 
Che rimanga o no della polvere, dei frammenti. 
Che abbia fatto bene, che abbia fatto male. 
Che io sia rimasto indietro con gli anni, 
che abbia avuto delusioni, 
che sia stato male, 
che sia stato bene. 
Questo è veramente il momento in cui ho detto addio al passato.
Ricominciare, ricomiciare a vivere, per davvero.
Grazie, veramente a tutti.

-Raito Yagami-

Capitolo conclusivo...

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venerdì 22 agosto 2014

C'è una strada.
Io credo di essere arrivato all'inizio.
Questo sarà il capitolo conclusivo di quella vecchia. 
Credo che oggi porti alla fine di tante cose.
Lascerò alle spalle tanti ricordi.

Ansia.
Panico.
Dolore.
Amicizie false.
Paura delle persone.
Persone che se ne sono andate.
Modi di vedere le cose.
Difficoltà mentali che pensavo di avere.
Problemi ereditari che credevi di avere.

La mia mente si libererà quasi del tutto.
Con la stessa cosa che ha iniziato a farmi capire qualcosa, nel 2008.

Un concerto di Ambramarie. 
Non sarà nulla se non il fatto che dal 2009 la seguo senza tregua. 
Sarà lei a mettere fine a questo capitolo.
Oggi.
Pur non sapendolo.

Questa nuova strada. 
Non so cosa mi aspetta.
Sono solo certo che sarà qualcosa di fantastico.
Qualcosa di migliore degli ultimi anni.
Io posso avere dei ricordi ora.
Io posso vivere.
Io posso tramandare qualcosa.

Il dolore non è poi così male.
Il dolore è parte della nostra vita. 
Il dolore è parte della nostra evoluzione. 
Non si può evitare.
Se lo eviti sei una persona vuota.
Adesso l'ho capito.
Quando l'avrai superato avrai scalato un gradino.
È solo questo.

Non credo di aver altro da dire.

-Raito Yagami-


Il passato che non ho mai avuto...

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lunedì 18 agosto 2014


Questa è la mia nuova paura più grande.
Per questo sento paura quando ti parlo.
Tu sei il collegamento col passato che non ho.
Redentore.
Sei ciò che io non ho potuto essere per colpa, in parte mia.

Ho trovato ora la risposta.
Permettimi di vivere un po di passato con te.
Permettimi di assaporare alcune cose che io, non ho vissuto.
L'unico che può farlo, sei tu.
Viviamo in epoche diverse, ma te puoi completarmi.

Colpa dei compagni di scuola.
Colpa della paura.
Colpa del dolore.
Colpa di mio padre.
Colpa degli psicofarmaci.

Io ho perso.
In realtà ho perso la vita.
I momenti più importanti.
Ora l'ho capito.
Mi sono fatto prendere dalla paura e mi sono fermato.

Tutto ciò che ho vissuto in questi due anni.
Dovevo viverlo almeno sette anni fa.
Tutto questo.
Tutta questa pace che voglio.
Tutta questa tranquillità. 
In mezzo a milioni di persone.

Riuscirò a recuperare parte del cielo che ho perso?
So che non è possibile recuperarlo tutto.

Ma se io provassi a chiudere gli occhi 
e lasciare che tu mi guidi
nonostante tu abbia sedici anni tra qualche giorno
prendendo veramente quella mano 
che quel giorno di lacrime ho stretto tanto.

Credo che non sia importante ciò che mi viene detto.
Questa occasione non la posso perdere.
E' l'unica.
E' l'unica per riuscire a completarmi.
E' l'unica seconda possibilità che ho.
Non mi importa più se è tardi.
Non me ne frega niente.
Niente.

Il tramonto per assurdo, lo vediamo tutti i giorni
ma nessuno si accorge che c'è, la sua importanza, il suo spettacolo.
In questo modo con me è successo con la vita.
Talmente preso dalla paura, a non vedere le cose più piccole.
Le cose che potevano darmi gioia.
Alle prese con la paura ero ormai cieco.
Sette anni a non capire.
Tutto per allontanarmi dagli altri.
Pensando di essere io il problema.

Tutti nasciamo con il destino scritto nel nostro codice genetico, 
non si può cambiare.
Ma non devi lasciare che il tuo destino ti incateni a se, 
e che i tuoi geni ti dominino. 
Gli esseri umani possono scegliere la vita che vogliono vivere. 
Finalmente l’ho capito. 
La cosa importante è che tu abbia scelto la vita, e allora… vivi. 

~Naomi Hunter - Metal Gear Solid~

Il destino è scritto ma non lo sappiamo.
Non sappiamo quando tutto finirà.
Per questo il presente è l'unica cosa importante.
Vivere al meglio, ogni attimo.
Ogni secondo.
Distruggendo quelle paure inconsce.
Trovare la sicurezza neccessaria per andare avanti.
E bastare a se stessi.
Senza l'aiuto di nessun altro.

-Raito Yagami-

15 Agosto...

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venerdì 15 agosto 2014



Partiamo dal giorno prima.
Rapito da mio fratello per andare al mare.
Con un suo amico.
Non chiedevo questo.
Ma è stato così bello e rilassante.
Per un giorno, ho dimenticato gli altri.
Per un giorno.
Dopo più di dieci anni che non vedevo il mare
in condizioni positive.
Per un giorno.

Sarei voluto essere con qualcun altro li.
Ma chissà, forse un anno di questi capiterà.

Per intanto il mare ha parlato.
Quelle onde hanno parlato a me.

Osservando ragazzi giocare a pallone.
Osservando ragazzi nuotare.
Osservando gente più giovane di me,
gente della mia età.
E poi le onde.
E il sole.

Il mare mi ha rivelato l'armonia.
Deve esserci armonia tra le cose e l'uomo.
Se non c'è armonia e pace niente andrà bene.
Se non c'è questa pace non si è più in grado nemmeno di scegliere.

La paura non deve prendere il sopravvento.
Tutte le paure del passato devono essere superate.
Ogni paura che sembra creare problemi.
Ogni paura che sembra fermarti ad agire.
Ogni paura creata dal dolore.
Non tutti gli esseri umani penseranno sia così.
Molti saranno convinti che le loro paure debbano restare.
Ma c'è un modo solo per terminarle.
Affrontarle.

Le forti onde mi hanno detto che tutto può finire e in fretta.
Non sappiamo quanto un attimo durerà.
Bisogna dare il massimo e anche di più.
Bisogna coglierlo quell'istante.
Non ci si deve fermare.

Quest'oggi, 
dove la maggior parte di questo sembra superato,
in realtà non lo è.
Lentamente si scoprono paure nuove.
E anche quelle, le paure del presente vanno superate.

In questa calda giornata invece, 
dove tutto il mondo si è fermato e si è rilassato, 
io ripartirò.
Tornerò ad affrontare tutto questo.

Prometto qui, che ci sarò, più forte di prima.
Dopo che il mare ha parlato.
E' ora di dare una terza svolta.
E' ora di far capire a questo mondo 
che non solo esisto ma sono anche qualcuno.

Non so dove mi porterà questo percorso.
So sempliceemnte da cosa mi ha tolto.
E questo mi basta.
Per poterlo continuare.

Qualcuno, come tutti.
Qualcuno, ma anche nessuno.
Qualcuno come gli altri.
Una persona per caso.
Imperfetto e unico.

Tutti nasciamo con il destino scritto nel nostro codice genetico, 
non si può cambiare.
Ma non devi lasciare che il tuo destino ti incateni a se, 
e che i tuoi geni ti dominino. 
Gli esseri umani possono scegliere la vita che vogliono vivere. 
Finalmente l’ho capito. 
La cosa importante è che tu abbia scelto la vita, e allora… vivi. 

~Naomi Hunter~

Vivi.

E' questo.
Vivere.
E' così bello. 
Vivere.
Ero fermato dalla paura del domani.
Dalla paura che il passato potesse tornare.
In realtà siamo certi solo di una cosa.
Questo presente.
Per bello o brutto che sia.

-Raito Yagami-

Rabbia x5

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mercoledì 13 agosto 2014



Giorno 12.
Ci siamo quasi, ne mancano solamente 4.
Ma non è ancora detta l'ultima parola.

Continui con le tue idee.
Continui guardandomi con quell'aria.
Continui a dire ancora quelle parole.

Non sei sicuro.
Hai paura soltanto del mio sguardo.
Guarda come tieni quella mano.
Te hai paura.
Paura. 
Paura.
Paura.
Non riesci nemmeno a guardarmi per quanto hai paura.
La tua paura è così folle che non riesci nemmeno a parlare.
Questa cosa ti travolge.
Il tuo tempo è buttato.
Impara a vivere.

Ora, io voglio soltanto sapere.
Sei tu che devi insegnarmi?
Come mi non hai insegnato a nuotare.
Come mi non hai insegnato a non avere paura.
Come mi non hai insegnato a contrastare gli altri.
Come mi non hai accolto durante la depressione.
Come mi non sei stato vicino mentre urlavo dalla disperazione. 

Dov'eri?
Dov'eri?
Dov'eri?
E adesso? 
Cosa vuoi, se sei sparito in tutto quel tempo?
Tutte queste cose, te non c'eri.
E adesso me ne sto andando e non vuoi perdermi.
Come sei egoista.

Ma forse, lo sono un pochino anch'io.
Guardare me stesso.
O forse no?

Non è paura la mia.
E semplicemente quasi disprezzo.
Per come ti comporti ogni volta che apro bocca.
Dovresti pensarci.
Chiederti perchè.

Io non ho più voglia di parlare.

Apprezzo il tuo supporto economico.
Ma non sopporto il fatto che non apprezzi me.
Non sono i soldi che mi rendono felice.
Accetta, accetta ciò che sono.
Accetta ciò che ero.
Accetta la mia malattia che non c'è più.

Questa situazione mi distrugge.
Prova ad accettarmi, te lo chiedo per favore.
Accettami e non dirmi che ti sto uccidendo.
E ora basta con queste canzoni di odio e di dolore.
Energia.
Mi serve energia.

Il coraggio che cos'è?
che cos'è secondo te?
Secondo me, condivido a pieno queste parole.

Il coraggio non è quante volte sei caduto,
è quante volte sei riuscito ad alzarti.
Il coraggio è quando hai perso la tua strada,
ma trovi la forza in ogni caso per continuare.
Il coraggio è quando hai paura.
Il coraggio è quando tutto sembra grigio.
Il coraggio è quando c'è un cambiamento improvviso,
e continui a vivere comunque.
E continui comunque a muoverti.
E continui ad impegnarti in ogni caso.
E continui ad amare comunque.

~Orianthi Panagaris~

Non credo ci sia altro da esporre.
E' tutto detto.

-Raito Yagami-

Rabbia x4

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martedì 12 agosto 2014



Giorno 11.
Non ne posso più.
Idee di obblighi che hai nella tua testa.
Pensi di distruggere quello che sto creando così?
Pensi che in questo modo io possa vivere?
Pensi.
Pensi cose che io non posso comprendere.
Magari potrò anche vivere ma vorrei mantenere ciò che sto facendo.
Ci tengo troppo.
Secondo te una persona è costretta a disintegrare ciò che sta facendo
perchè inizia a lavorare.
Solo perchè a te è successo.
Ma non è detto che debba succedere anche a me.

Quando inizierò, sicuramente non metterò fine ai miei sogni
soltanto perchè te hai dovuto farlo.
Sempre che tu abbia mai avuto dei sogni.
Conoscendoti sembrerebbe di no.
Da come mi tratti.
Da come non vuoi spiegazioni.

Stai tutto da solo, 
ma  non sei il solo.
Tu l'hai voluto. 
E ora sei qui.
Condizionato dall' odio.
Consumato dalla paura.

~Drowing Pool~

E infine il malato mentale sarei io.
Quello che non capisce niente.
Quello che deve nascondersi.
Quello depresso.
Quello malato.
Quello che ha sbagliato tutto.
Quello che deve solamente sentirsi in colpa.

Sparisci dalla mia vista.

Non mi chiedere perchè non ti voglio parlare.

Ad ogni parola che ti dico inizi a litigare.

Con quale piacere io posso aprire bocca secondo te?

-Raito Yagami-

Rabbia x3

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giovedì 7 agosto 2014



All'interno di questa rotta del mio corpo,
la mia anima è fredda e palpitante.
Versi sovversivi lasciano le mie labbra.
Dio è ateo.

~Otep - Atom of Adam~

Continuano le tue parole.
Ora non posso nemmeno essere stanco.
Non mi è permesso essere stanco perchè 
tu non ti stancheresti dopo due ore di nuoto.
Certo, adesso dovrò avere sensi di colpa anche per questo?
Perchè ho scelto di nuotare?
Tutto questo quanto deve pesarmi secondo te?
Poi ti chiedi perchè non ti parlo.
Forse è ora che inizi a farti delle domande oltre a quella.
Cosa ne pensi?
Credi che tu possa farcela a chiederti altro?
E siamo al quarto giorno.
E tu sei ancora così, noioso.
E tu sei ancora così frustrante.
La mia rabbia nel sentire parole senza senso.
Non riesco a capacitarmi dei tuoi pensieri.
Mi fanno male.
Mi ricordi, quello che ero.

-Raito Yagami-

Rabbia x2

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mercoledì 6 agosto 2014


Questa rabbia per te continua.
Ogni giorno mi fai capire quanto io non conto nulla.
Continuo a vedere l'importanza che dai ad altro.
Può sembrar da bambino questo ragionamento.
Ma dopotutto ho diciassette anni mentali, no?
Questa è la verità?
Ma quello che vedo non mi piace.

Ancora sensi di colpa.
Ancora frecciatine per farmi sentire male.
E io avevo paura della gente a scuola.
E' qui che devo sentirmi a disagio.
In casa.
Con te attorno.

Sentire la rabbia nei passi.
Vedere che io sono l'unico a non essere aspettato a cena.
Che fastidio.
Che rabbia.

Perdo la mia identità.
Chiedendomi se sono io impazzito.
Per trovare la verità di fronte a me.
Devo scalare questa catena montuosa.
Guardando verso il basso da questa altezza mortale. 
Senza rendermi conto del perché io combatto.

~Tyson Yen - The Only Thing I Know For Real~

Guardando un grande ragno sulla parete, 
mi rendo conto che è meno spaventoso di cosa credevo. 
Che lui ha queste sembianze spaventose,
ma attacca solo per difesa.

E poi guardo quanto mangi.
E quanto non vuoi cambiare le cose.
E quanto te ne lamenti.
Provo rabbia, ma anche schifo.

E poi ricordiamocelo.
L'inferiore sarò sempre e soltanto io.
Devo continuare a sapere che per te, non varrò mai abbastanza.
Sono il depresso, il debole, quello da allontanare. 
Continua pure a sopprimenre la mia gioia.
Continua così.
Siamo al Terzo giorno.

-Raito Yagami-

Rabbia x1

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lunedì 4 agosto 2014



Già partiamo con strane regole dettate da te.
Non dico che alzarmi un ora prima cioè le otto sia un problema.
Ma continui già a mettere in discussione cosa sono e cosa diventerò.
Comincio a pensare che tutti i momenti in cui sono felice abbiano un prezzo.
Tu.

La mia felicità. 
Ha un forte prezzo da pagare.
La tua rabbia che mi trasmetti fino a sotterrarmi.
Con te così non so se sarò in grado di aiutare chi devo.

Stammi lontano e non innervosirti se ti sto distante.
Perchè tu, tu stesso sei la causa di questo.
Non posso avvicinarmi a te e iniziare a litigare senza motivo.

Vorrei solo avere un intesa.
Ma in questo momento sento così tanta rabbia.

Tuti i momenti belli, riesci a farmeli qusi odiare.
Tutta la mia felicità, riesci a dissolverla.
Tutta la forza che prendo, riesci ad eliminarla.
Tutto ciò che creo, riesci a trasformarlo in lacrime.
I sensi di colpa per non essere ciò che vuoi, 
anche se ancora non ho capito cosa devo essere.
I sensi di colpa per essere rimasto indietro di cottura. 
I sensi di colpa nel sapere da te che non posso farci niente è che è tardi.

Solo tu. 
Soltanto tu.
Tutto.

Voglio andarmene di qua.
E siamo solo al primo giorno.

E tutte le voci si fanno sentire.
E io rimango un estraneo.


-Raito Yagami-
"Questo blog è frutto del lavoro ed è da considerare opera creativa dell'ingegno (arte) che concorre al progresso materiale e spirituale della società, pertanto è tutelato dagli articoli n. 44 e n. 33 della vigente Costituzione Italiana.
Non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può considerarsi pertanto un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001."