Dopo che le mie emozioni sono andate perse per parecchio tempo, qualcosa è cambiato. Mi erano state portate via. Ma un farmaco non può distuggere ogni cosa. Ora, diminuendolo sto iniziando a riconoscere i colori. E le note. E le emozioni. E le luci. E le ombre. Per assurdo, anche meglio di prima. Ogni cosa qui, sarà ciò che ricomincerò a sentire. Ascoltando le note e praticando Viet Vo dao - Vo Viet, Viet Taichi e Vietchi continuerò la mia Via.

-Daniele Pozzato Ph-


Essere forti per essere utili.
Mano d'acciaio e bontà di cuore.


~Saluto Viet Vo Dao~

Nuova luce, cambiamento..

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giovedì 20 novembre 2014




Ti ho trattato così male perché tu sei uguale agli altri. 
Non devi pensare più di essere l'inferiore, 
il mio non è odio, 
ma amore. 
Tu non sei mai stato l'inferiore. 
Te l'hanno fatto credere. 
Tu devi andare avanti.. continua la tua strada.. con me.
Questa palestra, la devi ribaltare.

~Sensei~

Questo mi hai detto.
Questo mi ha scosso terribilmente 
da sentire una scarica elettrica e cadere in lacrime.

Ma come ti sei permesso?
Non avrei dovuto cadere in un altro pianto davanti a te.

La realtà è... il pianto è un emozione.
E non ho pianto per il dolore della lezione.
Sono state le tue parole.
Queste parole.

Sensei.

Perchè?
Perchè riesci a leggere la mia anima?
Perchè riesci a sentire quello di cui ho bisogno?
Perchè in te vedo ciò che non ho mai avuto?
Sarai tu a darmi la forza neccessaria?

Nonostante io abbia perso una forza importante della mia vita, 
tu dici di continuare, e che la forza è in noi.

La tua cattiveria.
Come puoi dire che è amore?
Come puoi soltanto dire... che quello è amore?

Eppure, sono riuscito a rispondermi da solo.
Se io non avessi pensato alla mia inferiorità forse oggi
sarei in una condizione diversa.
Forse, sarei stato più sicuro e più forte.
Ma dopo tutti questi anni a essere schiacciato, non è così facile 
pensare anche solo minimamente che non sono l'inferiore.

Inferiorità.
Mi sta passando davanti tutta la vita fino a oggi e vedo.
Vedo tutto quello che ho passato da quando 
mi hanno detto chiaramente di non essere all'altezza della vita.
Quel pomeriggio. 
Mentre organizzavano una cena di classe.
Oh, come lo ricordo.

Tu non sei all'altezza di questa cena, 
vedi di girare a largo perchè non siamo interessati a invitarti.
Sparisci tu e quegli altri speciali come te.

Queste erano le parole.
Ora questa persona non fa più nemmeno parte di questo pianeta.
Che triste destino il suo.
E il mio?
Ho continuato a tenere nella testa quelle parole.
Le sue parole che mi disse mentre era vivo.
E' tutto così sbagliato.
Io me n'ero convito profondamente.
Di non essere nessuno.
Di non essere all'altezza dei tuoi insegnamenti.
Di non essere all'altezza di poter vivere in modo umano.

Ma io sono umano.
Io posso ancora fare qualcosa.
Io sto facendo qualcosa.
Io ho una strada.

Che me l'abbia detta Anita, o Cinzia, o un Sensei, o chiunque altro.
Che io sia arrivato ad odiarmi e odiare gli umani.
Tutto questo non c'è più.
Tutto questo è finito.
La mia malattia è finita.
Ora sono qui.
Tutto questo deve restare nel passato.

Questa pioggia sta per finire.
Questa pioggia è durata troppo a lungo.

Sarà giusto che questa pioggia mi bagna?
Un tempo ti avrei risposto di si, e che me lo meritavo.
Che il peccato bisogna portarselo dietro per sempre.
Forse questo è vero.
Ma nonostante quel peccato, si può ricominciare.
Si può trovare la forza in noi stessi.
Si può uscire dalla disperazione.
Me l'ha insegnato tu, Sensei. 

Ma dimmi, tu in realtà chi sei?


-Raito Yagami-

Debolezze..

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martedì 18 novembre 2014



Guardo una foto.

Vedo il tuo sorriso.

Penso al passato.

Mi perdo nei ricordi.

Mi accorgo che non ricordo più il tuo abbraccio.

Quella scarica energica che avevo sentito.
Quanto vorrei capitasse ancora.
Mi manca così tanto.
Non me la ricordo più.

Vorrei ci fosse un modo per non allontanarti da me.
Vorrei soltanto capire se c'è una soluzione.
Vorrei poterti fermare, ancora un po'.
Vorrei che tu imparassi a prendere decisioni.
Vorrei che tu non dipendessi da nessuno.

Non so perchè ho lottato fino ad oggi per questo.

Non so nemmeno perchè ho deciso di arrendermi proprio ora.

Proprio adesso, che ho lottato così tanto.

Ma che dico, non voglio fermarmi.
Il problema è che sono costretto.
Non me la sento a continuare.
Non riesco più a fidarmi di te.
Nemmeno per le cose più banali.

Anche se dovessimo sparire e incontrarci di nuovo.
Voglio incontrarti in questo luogo.
Stringendoti forte.
Per garantirti che non saremo mai più separati.

~Lil'b~

Se sparirai vorrò incontrarti qui.
Su questo Dojo.
Come è stato il primo giorno.
Con le sue regole.
Sarà li che ci sarà un ultimo scontro tra me e te.
Lo scontro che segnerà ogni cosa.
Combatterò per questo.
Ti raggiungerò.

Combatterò contro di te, 
guardando quegli occhi luminosi. 
Pieni di speranza.
Pieni di purezza.

L'unica cosa che mi ha sempre dato speranza.
I tuoi occhi.

Attraverso i tuoi occhi 
riuscivo a vedere anche quello che non volevi.
La tua forza.
La tua debolezza.
La tua speranza.
La tua paura.
Le tue menzogne.
Il tuo volermi bene nonostante tutto.

Ma ormai, non conta più.

Che lo scontro abbia inizio.
Sarò io stesso a fermare questa pioggia.

Ti voglio bene. 

Me ne vado per salvarmi.
Ti chiedo scusa.
Ma combatteremo.
Te lo prometto.
In quel momento però, saremo nemici.

Tu mi hai appena perso definitivamente a partire da ora.

-Raito Yagami-

Comprensioni...

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lunedì 17 novembre 2014



Forse ho capito.
A parte il fatto che ho sbagliato fin dall'inizio.
Io ho preteso.
Ho desiderato.
Quasi ti ho costretto ad avermi nella tua vita.
Questo è stato un grosso errore.
Avrei dovuto lasciarti fare.
A quest'ora non ci staremo odiando così.
Ma questi sono i miei errori.

Questi invece sono stati i tuoi.
Falsità.
Egoismo.
Non sai non dipendere da qualcuno.
Quel qualcuno ti sta rovinando.
Sai mentire, ma sei troppo sgamabile.
Applichi su di me del bullismo psicologico, guarda che me ne sono accorto.

Tu fai parte di quei deboli.
Che non hanno personalità.
Che non sanno prendere decisioni.
Che se il gruppo mi esclude, tu mi escludi.
Vai dove tira il vento.
Tu vorresti la mia amicizia ma ops,
Il tuo gruppo non mi accetta,
e cosa fai anzi che lottare?
Mi abbandoni.
.
Non sarò io a insegnarti tutto ciò.
È una cosa che devi capire tu.
Fa parte della tua evoluzione.
Io non posso interagire.
Provocherei l'effetto opposto.
Potresti anche non capire mai.
Ma non è affar mio.
Esatto.
E non pensare che il tuo corpo bello
risolva tutti i problemi.
Forse un po si.
Ma non avrai mai una personalità.

Quanti come te?
Quanti?

-Raito Yagami-

Resoconto 2014...

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venerdì 7 novembre 2014



Credo che questa fiera sia stata una pazzia allo stato puro. Non credo di aver vissuto mai una situazione come questa. Non so, come se la realtà fosse scomparsa, all'incirca dal primo momento.
Tutto strano ma divertente, tutto come se fosse davvero l'ultimo mio passaggio. Tutto come doveva chiudersi. Tutto per dare una svolta e chiudere il capitolo. Lucca, il mio passato. Tutto si lega li. Ho incontrato anche il passato. Ma non me ne è fregato nulla. Che stia veramente cambiando qualcosa in me? E le tue parole, Anita? Le tue parole.

Giorno 1.
Tu Anita a correre mentre io ero appena arrivato, ancora non avevi sistemato le stanze, ti ho trovata molto agitata questa volta, il tuo “Dio bono” resterà nella storia di Lucca! Ho dovuto anche aiutarti a pulire la stanza e spostare cose, nel frattempo mi telefona Alessia che si è persa per la strada, insomma, io avevo tre ore di viaggio, lei sette. Per poi perdersi dalle parti di Monteriggioni. Interessante. Ho fatto che passare direttamente a te la telefonata, in modo che siamo riusciti a recuperarla, ma mi spieghi una cosa? Come hai fatto a capire che erano loro nella macchina a quella distanza? Lo so, non me lo dire, sei talmente empatica da capirlo a distanza, beh, complimenti. La tua potenza non ha limiti. Alessia, quando ti ho vista mi aspettavo i tuoi capelli un pochino più corti, e più scuri, forse per colpa delle luci della webcam, la mia è tendente al giallo, quindi figuriamoci! Per quanto riguarda tuo cugino, c'è stato un particolare avvicinamento fin da subito, a colpi di bestemmie, e poi chi dice che le bestemmie non uniscono nessuno? Preti.. vuoi non capite niente! Il tuo abbraccio Alessia è stato.. non riesco a descriverlo, credo mi abbia dato una gran carica, che sento ancora oggi. Che bello vederti dopo sette anni. E' stata un emozione forte per me. Il viaggio in fiera, è sembrato da turisti per caso fumati di oppio, ho trovato la cosa divertente e assurda allo stesso tempo. Non sapevo cosa fare, ma ho riso così tanto. Davvero tanto. Fino alla sera. Compreso per la pizza. E la buonanotte, una bestemmia.

Giorno 2.
Non riesco a darmi una spiegazione logica sul fatto che quando mi hai svegliato mi hai tirato un cuscino in faccia, e tuo cugino ha bestemmiato al mio posto, comunque dobbiamo tenere conto anche del bagno spiritato. Una lampadina si frigge e ci tocca lavarci a lume di candela alla sera, una cosa romantica, se vogliamo pensarci. Che situazione imbarazzante. Però mi ha fatto ridere, troppo. E quando io sentivo la presenza di Anita tipo radar? Qualcosa di assurdo. Però mi è piaciuto così tanto trovare delle persone al mio risveglio che mi hanno fatto sentire bene. Sapete, non mi sveglio tanto volentieri a casa. Non mi fanno sentire a mio agio, non sono felice. Sono sempre tutti arrabbiati. Non capisco perchè. Io cerco sempre di portare un po di gioia, ma quello che riesco a sentire da loro è menefreghismo sul fatto delle mie scelte... però questa situazione vissuta in questi giorni mi ha fatto capire che ne vale la pena. Questa situazione mi farà andare avanti. Mauro, cugino di Alessia, nomino anche te. Voglio ringraziarti perchè non importa il modo in cui ho iniziato ad andare d'accordo con te. Non importa. Davvero. Ho capito come in quattro giorni qualcuno, si può affezionare a qualcun altro se soltanto lo desidera fortemente. Lo deve desiderare veramente tanto però. Noi ci siamo riusciti e quasi non ci credo. Io ero a farmi tanti di quei problemi con gente che non capisce in sette anni di sofferenza, e poi senza nemmeno pensarci più di tanto, ti ho dato un po di corda con le bestemmie e ti sei trovato bene. Con me. Ti sei trovato bene. Ho capito bene? E' incredibile. Alcune cose capitano proprio per caso. Grazie.
Una bella cosa di questa giornata invece sono stati i Waffol imbevuti di liquore. “Chi è l'alcolizzato?” … io! Voi due l'avete preso alla cioccolata, beh, io volevo un pizzico di alcool per rallegrare la giornata, molto buono comunque. Molto.

Giorno 3.
Alla ricerca di Cerby e Ryu, direi che il Sabato non era proprio molto possibile l'incontro. Anzi. Abbiamo avuto anche dei problemi noi. A parte il ritardo allucinante della mattina che alle 11 siamo arrivati anzi che alle 10, però l'incontro di Alain e Maria del Veneto, l'ho trovato piacevole. Il Karateka veneto. Pensa un po. E mi ha pure offerto del vino. Non ci posso credere. Anche lui, si è trovato bene con me. Parlava di ospitarmi in Veneto per dei giorni. Che strano. Che personaggio. Non lo credevo così. Eppure è sposato. Mi ricorderò anche di lui, n mezzo a quella folla. A volte gli incontri casuali sono i migliori. L'unica cosa che mi è dispiaciuta di questo giorno è aver perso Mauro per la folla. E' la cosa che mi ha fatto più male di tutte, avrei dovuto girarmi quando l'ho sentito bestemmiare. Invece, non l'ho fatto. Mi sono girato finita la folla. Con questa esperienza, ho capito ancora di più quanto tenere vicino una persona che non voglio perdere per nessun motivo. Che sia in mezzo alla folla, che sia in mezzo a situazioni. Ed è un attimo. Un solo attimo, la perdi di vista e scompare nella massa. Dare sempre il massimo per tutto. Sempre, ogni momento. Questa è la lezione. Credo che l'idea di farti aggrappare al mio zaino non è stata così sbagliata. Non ti ho più perso di vista nemmeno un secondo, e pensa sentivo benissimo anche le tue bestemmie, quindi missione compiuta, no? Per quanto riguarda Cerby e Ryu di Seireitei Freedom/OrganizationXIII c'è stato qualche piccolo problema logistico di traffico persone durante la fiera che non ci faceva muovere. Quindi ho scelto di rimandare l'incontro all'indomani. Alessia quando te sei andata alla riunione di LoT, devi sapere che io e Mauro dovevamo andare al negozio di magliette dietro la curva e abbiamo attraversato Lucca arrivando alla stazione dei Pulman, ma tranquilla, non ci siamo persi, non te l'ho perso, non preoccuparti, ahahaha! Era impossibile perdersi con tutto quel macello di gente e tutte quelle bestemmie! Una delle cose che non avevo mai vissuto però è stata quella della sera, lavare le mani in compagnia, in tre persone, questo mi è sembrato... una cosa divertentissima. Quante cose non ho vissuto per colpa mia, soltanto mia. Soltanto per la mia malattia che tutti hanno sottovalutato. Ora mi ritrovo in questo corpo, mutilato dal tempo in cui ho sofferto e devo continuare. Devo fare più esperienze possibili, dalla più scema alla più incredibile che posso permettermi. Alessia, fatti dire una cosa però. Quel vestito da strega, a Lucca Comics, era troppo normale. E poi... eri troppo coperta, per i miei gusti, ahahaha! In ogni caso, la pizzeria dell'indiano, Vespa, che poi è arrivato in vespa per le consegne, quella pizza la odierò per sempre. Come si fa a fare una pizza così sottile, non lievitata, che sembra grissino al sugo!?!

Giorno 4.
La ricerca di Cerby e Ryu di OrganizationXIII/SeireiteiFreedom continua. Dopo averli trovati al Japan Town, vicino al giardino, si quel giardino che nessuno ha mai capito qualcosa di dove fosse o quale, Cittadella, Citadel, e poi lo spazio dedicato ad Assassin's Creed alla fine li abbiamo trovati al Japan Town vicino alla macchina della polizia, interessante. Oggi Alessia il tuo cosplay è stato molto meglio di quello di venerdì, infatti molta gente ha fatto un set fotografico con te. Però Cerby e Ryu non erano poi così malvagi, sono riuscito a metterli a loro agio nonostante non sapessimo molto di loro due, insomma quelle tre ore passate con noi sono state secondo me molto positive, ho sentito in loro.. qualcosa. Quando mi hanno stretto la mano per andar via. Ho sentito sincerità, forza, e dispiacere.. tutto in una sola stretta di mano. Per poi finire con quell'assurdo Selfie, sotto al palco dei cosplayers... bellissimi momenti. Ho paura solo che non ci sarà la stessa armonia la prossima volta. Ma ora non ci voglio pensare. E' stato tutto così magico. Mentre Alessia cercava di farsi fare una firma per un libro, te Cerby hai fatto un po di fatica a parlar con me.. ma sono riuscito a mettere anche te a tuo agio... è bastato ascoltarti un po.. e risponderti nel modo corretto. Avrei solo voluto più tempo. Si Ryu, ti immagino come un tizio con delle lame in mano super muscoloso che corre affettando tutto quello che ha davanti, che bella visione che ho avuto di te in questi tre anni! Pensa che mi ero fatto anche il filmino mentale della distruzione... Quindi figuriamoci! Buono anche per voi, Karate e Kick Boxing, deve essere questa la forza. Non ho sbagliato strada, anche se è molto in salita. Andati via loro ho avuto modo di seguire di più la sfilata cosplay, molto bella bella bella.. stupenda, ho apprezzato molto anche i pezzi giapponesi, e poi quella bambina che cantava!?!?!?! Ma daii!?!? Non so quanti anni avrà avuto, interessante anche il ramen brodoso, anche quello mai provato, ramen istantaneo, sapeva di spaghetti al brodo...? Si, credo qualcosa del genere. La sera al B&B, ringraziamo sempre Anita per gli infiniti passaggi e soprattutto per avermi cucito lo zaino che mi si era strappato.. mi chiedo come. Ringrazio Alessia per avermi aiutato nello stretching alle gambe per tutti questi giorni. Finita la cena, finita la doccia, la realtà è che non volevo credere di essere giunto al termine di questo periodo che per me è stato veramente un piccolo infinito, un piccolo momento in cui ho potuto liberarmi di tutte le brutte cose che mi circondavano. Quindi non ho dormito. Mi piaceva sapere di avere davanti due persone che non mi avrebbero trattato male l'indomani. Mi faceva piacere sapere che quelle persone erano li, così vicine a me. Ma quel periodo sapevo che ormai era terminato. Così, Alessia quando alle 5 ti sei svegliata e mi hai visto con il cellulare in mano è vero, non ho chiuso occhio. Ho voluto assaporarmi il silenzio. Ho poi dormito dalle 5 alle 7, sono pazzo, forse? Beh, forse un pochino direi di si. Ma in fondo ognuno ha della pazzia. Questi attimi non torneranno, per infinite complicazioni. Ma resteranno con me per sempre. Resteranno con me. Dalla prima all'ultima bestemmia di Mauro, alle facce strane di Alessia, alla versione in crisi di Anita, alla mia versione un po diversa dal solito.. alla comparsa di Cerby e Ryu.

Giorno 5.
Credo sia il giorno più doloroso di tutti. Alle 7 mi sono alzato, non riuscivo a dire una parola. Semplicemente vi fissavo. Mi piangeva il cuore a sapere della vostra partenza tra poche ore. Ero così perso tra me e la stanza, e voi. Cercavo di non pensare che sarebbe finita. Alessia, hai pensato bene di lanciarti su di me... che momento imbarazzante, un pochino. Non volevo che restavi un secondo di più. Sentivo che se non ti saresti alzata dopo 5 minuti sarei caduto in lacrime li sul posto. Non volevo rendere il nostro distacco ancora più traumatico di così. A me faceva tanto male. Quello che posso dire al riguardo è che ho trattenuto le lacrime fino alla vostra partenza. Il tuo abbraccio Alessia, sempre forte, mi trasmetti sempre della forza. Sempre. Mauro tu, ho sentito qualcosa di particolare in te. Ho sentito quell'impulso di stringere forte anche te, che è stato ricambiato in una sensazione di forza, dispiacere e sincerità. Questo è ciò che ho provato. Queste sono state le sensazioni che ho provato. E mentre partivate con la macchina mi sono abbandonato in un pianto, continuando a guardare il micio bianco di Anita, che rotolava per terra. Ricordando la vostra frase del primo giorno mentre giocavo con il micio...“Ma guarda quanto è chiatto, però tu riesci a domarlo”. A quel punto ho poi pranzato a casa di Anita, salutando suo figlio e scambiandoci i contatti, siamo due grafici. Tutto questo, come gli anni passati, e infine sono partito nel mio lungo viaggio di tre ore. Sono arrivato a casa alle 20:30.

Anita io ora parlerei di te.
Credo che tu abbia raggiunto il massimo della potenza per quanto riguarda empatia e tutto il resto.
So che il mio viaggio non è ancora finito, so di essere ancora all'inizio, ma sotto certi aspetti mi spaventa parecchio ciò che mi hai detto. Io sarei un “ragazzo di cristallo” uno di quelli che hanno il compito di far cambiare le idee della gente, dividerli dalle masse di ignoranza, attraverso l'empatia e l'amore. Per me è un fardello troppo grosso. Non mi sento pronto a tutto questo. Perchè proprio io?
Perchè hai scelto me, proprio ora che il pianeta si sta distruggendo per mano degli esseri umani? Perchè mi reputi così diverso da loro da dire che sono di “cristallo”? Anita, lo so. Lo so che tu sei soltanto l'evoluzione quasi finale di ciò che sono io ora. Tu dici che il Karate mi serve per vedere questa nuova generazione come si comporta. Dici che il ballo mi serve per sentire le sensazioni delle persone. Dici che la mia arte grafica è un modo per esprimermi. Ma, come pensi che io possa fare ciò che mi chiedi? Con quale forza? Il Sensei mi dice che la forza la posso trovare in me soltanto credendoci. E' così vero? La risposta l'ho trovata da solo immagino. E poi ora, mi hai detto che questa strada la devo percorrere con le mie scelte, non ho più bisogno di premonizioni particolari. Devo essere io a fare le mie scelte e tutto quello che ci capita è una nostra scelta. Che sia giusto, sbagliato, bello, brutto, dipende tutto da noi. La chiami libertà? Forse è questa la libertà che vuoi che si crea? Ho capito forse, nessuno è più in grado di decidere con la propria testa! Ci stanno togliendo la facoltà di capire chi siamo! Ho capito ora quello che vuoi. Io nel mio piccolo devo cambiare questa condizione, devo far capire a chi mi sta intorno che questa non è una prigione, c'è ancora qualche speranza di cambiare le cose se qualcuno lo vuole. Ho capito il mio compito. Ho capito quello che devo fare, ho capito perchè sono su questo pianeta. Io stesso sono la luce che stavo cercando negli occhi degli altri. Io devo tramandare quella luce che io stesso cercavo. Adesso ha tutto un senso. La gente deve vedere la luce in me. Soltanto così riuscirò a moltiplicare la luce.
Anita, Grazie. Anita, è questo, vero? Perchè questo è quello che fai tu. Non ti deluderò. Porterò avanti ciò che va compiuto. Anche se dovrò andare contro a persone a cui tengo. E' la vita. Sono le mie scelte. Questo mio ruolo potrebbe finire dall'istante che dico basta, ma questo è proprio ciò che cercavo, una risposta, uno scopo, non posso dire di no. Io sono qualcuno. Di “cristallo” o no.. io ora so perchè sono qui. Tutto questo spiegherebbe tutta la mia sofferenza. E' sicuramente la strada. La percorrerò. Te lo prometto. Andrò avanti. Non lascerò che il nostro ultimo incontro metta fine al mio cammino. Sai, ora che ho un percorso da seguire, so cosa devo fare. Mi sento meglio. Mi sento più vivo. Mi sento molto più energico. Sento una strana forza. Sento che la strada è qui davanti per me. E poi sei tu a dire “Se lo pensi intensamente e ci credi davvero, alla fine si avvera.” Quindi crederò a questo cammino, perchè l'ho deciso io.

Grazie... di tutto.
Lucca Comics & Games, 2014.


-Raito Yagami-
"Questo blog è frutto del lavoro ed è da considerare opera creativa dell'ingegno (arte) che concorre al progresso materiale e spirituale della società, pertanto è tutelato dagli articoli n. 44 e n. 33 della vigente Costituzione Italiana.
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