Mi serve una sua approvazione, quasi a tutti i costi.
Dopo che le mie emozioni sono andate perse per parecchio tempo, qualcosa è cambiato. Mi erano state portate via. Ma un farmaco non può distuggere ogni cosa. Ora, diminuendolo sto iniziando a riconoscere i colori. E le note. E le emozioni. E le luci. E le ombre. Per assurdo, anche meglio di prima. Ogni cosa qui, sarà ciò che ricomincerò a sentire. Ascoltando le note e praticando Viet Vo dao - Vo Viet, Viet Taichi e Vietchi continuerò la mia Via.
-Daniele Pozzato Ph-
Essere forti per essere utili.
Mano d'acciaio e bontà di cuore.
~Saluto Viet Vo Dao~
Passato..
Scrive Kira1988~Daniele Pozzato Yagami alle 15:29:00lunedì 28 luglio 2014
Il passato a volte è così triste.
Ti segna così tanto da cambiare addirittura le tue abitudini.
Da formarti, forse nel modo sbagliato.
Tanto da farti ammalare.
Ti allontana dal resto delle persone.
Ti massacra.
Ti fa odiare gli umani.
Ti distrugge dentro.
Creando ferite senza un senso.
Tutto questo causato dalla nostra mente.
Un po come se fosse colpa nostra.
Perchè non siamo stati abbastanza forti da reagire.
Io credo che la colpa può essere nostra ma solo in parte.
Adesso l'ho capito.
Credo che questa distruzione dipenda da molti fattori.
L'aiuto che ti viene dato da chi ti vuole bene.
L'aiuto che ti da il resto del mondo.
Il dolore che ti crea il resto del mondo.
Le situazioni che si creano con chi ti vuole bene.
Le emozioni capite, e quelle non capite.
I sensi di colpa che ti fanno sentire.
La paura che ti fanno sentire.
Tutto questo crea un impatto strano che hai col mondo.
Che può essere positivo o negativo.
Se tutte quelle cose non sono andate bene,
ti ritrovi a ventisei anni a lottare contro il passato,
mentre allo stesso tempo cerchi di capire il futuro.
Non è una bella sensazione.
Ti accorgi che non hai vissuto nel modo corretto.
Vorresti tornare indietro.
Il mondo ti dice che è tardi per una questione di anni.
Ma la realtà è che non dovrebbe esserci questo limite.
Forse però, la vedo io nel modo sbagliato.
L'unica cosa di cui vorrei avere la certezza è che la mia strada è giusta per ora.
Anche se non so quanto durerà e al momento non mi importa.
Ho superato così tante cose.
La paura di far soffrire qualcuno vedendomi malato.
La paura di passare davanti alla mia scuola superiore.
La paura di vedere volti della mia scuola superiore per caso.
La paura di beccarmi un pugno in faccia.
La paura di cadere per terra.
La paura dell'acqua.
La paura di annoiare.
La paura della paura di morire con un attacco di panico.
La paura di guardare in faccia.
La paura dello specchio.
La paura di avere davanti dei quindicenni,
tanto da voler fare amicizia con loro,
sapendo che è quasi impossibile.
Continuerei tutto questo, ampliandomi ancora,
se non fosse che l'unica persona
che dovrebbe essere felice per queste cose non le apprezza.
Mi serve una sua approvazione, quasi a tutti i costi.
Mi ha messo a questo mondo ma non capisce la mia lotta.
Non capisce tutta la fatica che faccio.
Non capisce, che non è grazie a lui che ho superato questo.
Non vuole vedere che sono guarito.
Anche se la strada è a metà.
Non voglio portarmi dietro questo senso di colpa.
Voglio che lui capisca,
prima che la sua anima deciderà di abbandonare questo posto.
Non potrò guarirlo, ma voglio che senta aria positiva in me.
Non ciò che ero.
Perchè le cose sono cambiate.
Non posso scrivere un testo del genere e piangere.
Dopo un fine settimana a litigare per il mio futuro che ora c'è.
Deve solo andare avanti.
Passo dopo passo.
Non sto bene.
Forse le mie idee sono anche sbagliate.
Ma voglio portarle avanti.
Nessuno mi vieta di crederci.
Mentre una lacrima scivolando lentamente
mi cade su una mano.
Scrivendo un testo armonioso con una canzone che dice
Grazie per ciò che sono diventato.
Quando so che non potrò mai ringraziare.
Pensando a come sarebbe pututo essere.
Se lui avesse accettato anche solo una minima parte di me.
-Raito Yagami-
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Non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può considerarsi pertanto un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001."
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