Per chi non riesce a trovare questa forza,
Dopo che le mie emozioni sono andate perse per parecchio tempo, qualcosa è cambiato. Mi erano state portate via. Ma un farmaco non può distuggere ogni cosa. Ora, diminuendolo sto iniziando a riconoscere i colori. E le note. E le emozioni. E le luci. E le ombre. Per assurdo, anche meglio di prima. Ogni cosa qui, sarà ciò che ricomincerò a sentire. Ascoltando le note e praticando Viet Vo dao - Vo Viet, Viet Taichi e Vietchi continuerò la mia Via.
-Daniele Pozzato Ph-
Essere forti per essere utili.
Mano d'acciaio e bontà di cuore.
~Saluto Viet Vo Dao~
Buon anno...
Scrive Kira1988~Daniele Pozzato Yagami alle 22:54:00 0 commentimercoledì 25 dicembre 2013
Anno 2013.
Ci eravamo lasciati che erano rimaste molte cose in sospeso.
Bachata.
Salsa.
Karate.
Depressione.
Pace interiore.
Amicizie.
Quest'anno è cambiato tutto.
Le speranze.
Le amicizie.
I desideri.
I sogni.
La cattiveria.
La felicità.
La freddezza.
Ballare, ho scoperto che non era ciò che cercavo realmente.
A marzo ho deciso di smettere i corsi.
Ora mi ritrovo ad aiutare persone in un corso, con un ballerino che conosco.
Per Karate invece, ho scelto di continuare.
Nonostante tutti i problemi, che uno di ventiquattro anni poteva avere.
Non potevo fare scelta migliore.
Nella palestra in cui sono, si è creato qualcosa.
Non so se chiamarlo legame o semplicemente speranza.
Le persone con cui ballavo
e con cui ho festeggiato capodanno 2013
le ho nuovamente perse, tutte.
No, in realtà una persona è rimasta.
Farà parte del mio cammino ancora per molto tempo.
Mi aiuterà ancora parecchio.
Gli amici che avevo sul web, mi scappa da ridere.
Ne sono rimasti veramente pochissimi, direi decimati.
Chi lo sa, forse un giorno spariranno anche loro.
Per alcuni già lo sento.
Fa parte di questa vita.
Ma al momento non ci voglio pensare.
Forse non è il momento.
Forse non è ora.
Per il momento, sono felice che loro siano rimasti.
Sono una piccola spinta in più per poter continuare
nei miei attimi di smarrimento.
Per questo li ringrazio, molto.
Ho conosciuto dal vivo una cantante.
L'ho vista undici volte in tutto.
Per me non è la solita che se la tira.
E' italiana, ha talento, una gran voce che ti segna.
Vorrei conoscerla di più, so che può insegnarmi qualcosa.
Basta ascoltare i suoi testi.
So che ha sofferto almeno quanto me.
La depressione, insomma, non posso dire di essere guarito
ma posso dire di essere in grado di controllarla piuttosto bene.
Posso dire che gli attacchi di panico sono diminuiti davvero.
Ne ho avuti tre in tutto contro i dieci o dodici che avevo in un anno.
Non prendo più medicine.
Niente più calmanti.
Sono rimaste quelle giornate in cui vedo tutto nero e c'è molta rabbia.
Per il lavoro, sto ancora cercando,
sembra che una persona abbia deciso di prendermi un mese
per stare a proiettare film due giorni settimana.
In questo preciso momento sono pieno di dubbi.
Non so chi o cosa dovrei ringraziare.
Perchè ho capito tante cose, forse troppe.
Ma non so nemmeno se questa situazione continuerà.
Forse starà a me volere che continua.
Forse starà a me sperare di non rovinare tutto come al solito.
O forse non dipenderà nemmeno da me.
Vedo davanti a me una situazione che non ha uscita.
Non so quanto tempo potrò ancora trascorrere così bene.
Cercherò di passare al meglio ogni giorno che rimane.
Ogni giorno che sarò con voi.
E ora, voglio soltanto dire
che ho lottato tanto per raggiungere questo punto
anche se so benissimo che c'è ancora molto da fare.
La strada è davvero lunga, molto lunga.
Ora mentre sfoglio le foto, chi l'avrebbe mai detto.
Chi l'avrebbe mai pensato.
Non ho mai creduto di poter arrivare a tanto.
Spingermi così oltre a ciò che pensavo potessi fare.
E' tutto iniziato come uno scherzo, credo.
E ora sono qui.
Accompagnato da una chitarra acustica.
Sapendo che domani toccherà a me.
Questo anno ancora non è concluso.
Ma sono proprio curioso di come si svolgerà.
La pace interiore è ancora distante.
So come raggiungerla, però serve tempo.
Intanto, io in lontananza, vedo la Luce.
Ho un pensiero per questo anno in arrivo.
Non so cosa mi toccherà fare.
Non so chi sarà con me, chi fuggirà.
Non so cosa ne sarà di me.
Non so per quanto tempo tutto resterà invariato.
Non so dove sono finite tutte le mie speranze.
In questo momento non so nulla.
Sono solo certo di una cosa, la forza che sento.
Quella è li.
Immobile.
Non cambia.
Non so come sia nata.
Ma ora c'è.
E' stata risvegliata.
Ed è strano, perchè non sono innamorato di nessuno.
In qualche modo è tornata, anche senza amore.
Forse è giusto così.
Per chi non riesce a trovare questa forza,
posso assicurare che c'è.
E' soltanto nascosta da un sacco di dolore.
Se siete fermi e non sapete cosa fare e state male
e il momento perfetto per agire.
E' il momento per poter cambiare davvero tutto.
E' il momento per far volare la fenice, ancora.
Buon inizio 2014 a tutti.
Anche per chi come me, sicuramente lo passerà da solo.
Ma ho capito una cosa.
Non è la serata di fine anno che cambierà le cose.
Sono i restanti giorni.
Quelli cambieranno veramente tutto.
Non importa con chi sarò nelle prossime ore.
A me importa come passerò il resto del tempo.
Questa è la realtà.
-Raito Yagami-
Tornare bambini...
Scrive Kira1988~Daniele Pozzato Yagami alle 01:57:00 0 commentigiovedì 19 dicembre 2013
Ed è ora che questo giorno si chiude.
Oggi che sono tornato indietro nel tempo.
O meglio, ho vissuto attimi che ho perso.
Parte del cielo che ho perso.
Un esame.
Per una cintura di Karate.
La paura di sbagliare.
L'emozione dell'esame.
La rabbia per aver sbagliato.
La felicità per essermi ripreso.
Tutto questo io non l'ho vissuto.
L'ho vissuto solo perchè ero costretto a farlo.
E non è vero che è la stessa cosa.
Quell'esame l'ho scelto io.
Gli applausi dei ragazzi attorno.
I complimenti del Sensei.
Vedere quei sorrisi ancora una volta.
Come all'esibizione, ma questa volta si trattava di me.
Questa volta ero io.
Non mi importa se per altri non conterà niente.
Non importa se non capiranno.
Non importa se schiferanno quella cintura.
Un futuro dolce e caldo, come un diamante,
voglio catturarlo,
in questo limitato tempo che abbiamo.
voglio catturarlo,
in questo limitato tempo che abbiamo.
~Utada Hikaru~
So che ho raggiunto uno dei miei obiettivi.
Sono qui.
Ora quella cintura è gialla.
Non è per la cintura che sono contento.
Ma per quello che rappresenta.
Se mi è stata data è perchè ho raggiunto
un po della strada che devo percorrere.
Sono così contento di ciò.
E' così reale.
Tutto questo è reale.
Mi è sembrato anche a me di avere quindici anni.
Ora, sono sicuro di una cosa, spesso l'età non conta.
Non conta perchè alla fine posso solo fare più fatica a comprendere cose.
Ma è così.
Dopo questo passato orribile.
E'ora.
Questa fenice deve imparare a volare.
Ora che si è risvegliata.
Questa strada sarà molto lunga e complicata, lo so.
Ma è questa la strada.
Momenti in salita.
Momenti in discesa.
Ora l'ho capito.
Questa difficoltà è parte di questo cammino.
Qualunque sia la tua strada.
Nulla sarà semplice, non esiste.
Nemmeno rialzarsi è stato così facile.
Per questo, ho un consiglio per tutti.
Oggi credo di aver capito come combattere la depressione.
Ciò che mi porta avanti è proprio questo.
Sono loro, i loro sorrisi.
La felicità, chi è felice per me.
Dal primo di quindici anni che ha sorriso a fianco a me
all'amica più lontana di novecentoquaranta chilometri.
Sapere che vale ancora la pena essere li per qualcuno.
Sapere che persone sono felici per me.
Ma non solo.
Sapere che posso ancora raggiungere obiettivi
anche se più lentamente.
Sapere che avrò qualcuno al mio fianco, anche se non sempre.
Sapere che continuare a camminare per questa strada porterà a qualcosa.
Non bisogna chiudersi in se stessi.
E' stato il mio errore.
Non bisogna pensare che tutto sia finito una volta che cadi.
So che è difficile ma basta poco per far rinscere quella fenice.
Se non fosse stato anche per Karate, io sarei ancora sotterrato.
Ho dovuto lanciarmi e capire.
Capire che non era finita.
Capire che potrò metterci di più ma arriverò comunque dove voglio.
Capire che non è troppo tardi.
Capire che io sono qualcuno come tutti in questo mondo.
Capire che non è il mio oscuro passato a dovermi spaventare.
Capire che ora non posso più essere schiacciato.
Non potrà schiacciarmi neanche la persona che mi spaventava di più.
Quindi ascoltate quello che sentite dentro
e se sentite di dover cambiare pagina, fatelo.
Con o senza qualcuno a guardarvi.
Non è finita.
Ne per me.
Ne per chi è depresso.
Sbarazzatevi di quei farmaci.
Perchè si può.
Questa è la mia risposta.
Io non li uso più.
E ora, sono qui.
Sono nuovo.
Sono vivo.
E lo sento.
-Raito Yagami-
Cambiamenti...
Scrive Kira1988~Daniele Pozzato Yagami alle 14:20:00 0 commentimartedì 17 dicembre 2013
A pensarci bene sembra così strano.
Tutto è iniziato con degli insulti.
E sta continuando con insulti e prese in giro.
Ma mi sembra tutto così.. divertente?
Perchè?
Anni fa sarei fuggito da questo.
Mi sarei nascosto.
Non avrei più parlato.
E poi figuriamoci se mi sarei buttato
sotto l'acqua ghiacciata con qualcuno.
So che non passerai mai di qua.
So che non avremo occasione di vederci
fuori da dove ti incontro se non per cene obbligate
dove tu sarai annoiato.
Ma sento anche che ne vale la pena.
Da un anno sento che ne vale la pena.
Sento da quando ti ho visto la prima volta che ne vale la pena.
Anche se non volevo più fidarmi di qualcuno.
Anche se preferivo restare solo.
Anche se tutto ciò che fai, un tempo mi terrorizzava.
Forse, qualcosa sta veramente cambiando.
Forse dovrei imparare a ridere, ancora.
Come una volta.
E strano come tu riesca comunque a strapparmi
quel sorriso che mi era stato portato via.
Stai distruggendo quel muro.
Per favore tratta bene ciò che troverai dopo.
Non posso fare tutto ora, ne dire tutto questo ora.
Ma, in parte, forse inconsciamente riesci ad accendere
i miei momenti noiosi.
Ho già patito anni fa.
Non volevo più patire per nessuno.
E poi conosco una persona,
e mi accorgo che sarei potuto essere io
se la cattiveria di questo mondo non mi avesse schiacciato.
Non so se è una bella sensazione.
Non so se è brutta.
So che trovo tutto questo divertente.
So che in questo posto vale la pena restare.
So che ha senso quello che sto pensando.
So che ci sarà da lottare per fartelo capire.
Però.
Sono felice che tu sia qui.
Sono felice di come siano andate le cose.
Sono felice di aver iniziato così tardi a fare cose.
Se questo è il prezzo.
Se anche tu aiuterai la fenice a volare.
No, non chiedermi perchè.
Quando sei qui devi svuotare la mente, non pensare, e ridi.
Non pensare a quello che ti è successo durante il giorno.
Prova.
Ascolta.
Vedrai che funziona.
Vedrai che riuscirai a ridere anche tu.
~Edo~
So che abbiamo due strade del tutto differenti.
Ma se sarai nella mia strada ancora un po
sarò felice di accoglierti.
Per quanto tu sia scemo.
Per quanto tu possa insultarmi.
Per quanto possano dirmi che non ne vale la pena.
Per me, tutto questo deve continuare.
Dammi ancora un po di tempo.
~Arigatou
-Raito Yagami-
Strada...
Scrive Kira1988~Daniele Pozzato Yagami alle 14:57:00 0 commentidomenica 15 dicembre 2013
Perchè io,
non voglio che vai a gareggiare e prendere botte per una medaglia,
voglio che ti alleni con me.
Voglio che impari a picchiare qualcuno.
A cominciare da me.
Non pretendo che tu sappia l'ultimo kata, non li so tutti nemmeno io.
Pretendo però che tu, riesca ad essere più sicuro.
Questa cosa può salvarti la vita.
Per questo voglio che rimani.
Ricordati com'eri appena sei arrivato.
Ma questo dipende da te.
Sicuramente ti cambierà la vita restare qui.
Il Karate non si applica solo in questa stanza,
ma nella vita e tu se vorrai seguire questa strada,
dovrai comprenderlo a fondo.
~Sensei~
Non so bene cosa succederà.
Vedo una strada molto in salita.
Eppure un anno fa ho scelto di prenderla sapendo le difficoltà.
Ho rischiato di tirarmi indietro più e più volte.
Ma dopo tutto sono rimasto qui.
Oh, un anno esatto.
Quante cose sono capitate.
Conosciute persone nuove, grazie a te.
Cacciato persone di cui mi fidavo.
Visto la felicità negli occhi di altre persone, compreso te.
Non so se mi stai salvando perchè lo vuoi o per altri motivi.
Non credo che abbia importanza.
Non so come avrei fatto, se quel giorno tu non fossi stato a quella lezione di Salsa.
Dove sarei ora?
A pezzi da qualche parte?
Disperato?
Non riesco a pensare a dove potrei essere.
La mia schiena si è messa a posto.
Proprio oggi scopro che anche la cassa toracica sta migliorando.
La mia depressione è diminuita, trasformandosi in rabbia.
Sto guarendo da tante cose.
E io ho intenzione di fartelo sapere.
Anche se non farò il Kata a tempo giusto.
Anche se non tirerò bene i calci.
Anche se la notte mi fa ricordare che sono solo, lo sento un po meno.
Non posso che dire grazie a te.
E' vero ci sono state tante brutte parole verso di te.
Ho dovuto allontanare queste persone che parlavano male.
Ho dovuto prendere strane decisioni.
Ho dovuto credere in te.
Ho dovuto credere alle persone, brutta scelta eh?
Ormai avevo smesso da tempo.
Ormai ero sicuro che non dovevo più.
E così come se niente fosse ho dovuto ripensarci su.
Mi hai donato la forza.
Quella che mi serve.
Quella che mi fa sperare.
Quella che mi fa ricominciare.
Quella che ti fa vivere.
Alla luce di tutto questo, come potrei andarmene anche volendo?
Ti ricordo che ho un obiettivo.
Molto lontano certo, ma c'è.
Voglio arrivare al fondo.
Voglio arrivare.
Anche tu hai detto che non importa quanto ci metto ma che arrivo, giusto?
E questo voglio.
Arrivare.
La prima volta in questa vita.
Arrivare da quache parte.
Arrivare in un posto, scelto da me.
Scelto dalla mia testa.
Non costretto da qualcuno.
Certo,
Finire le scuole elementari, medie, superiori è un passo ma dell'obbligo.
Prendere la patente della macchina è un passo ma quasi d'obbligo.
Prendere la patente della moto è un passo ma era per risparmiare.
Ballare, si è stato un passo ma non era ciò che volevo.
La palestra da sola non mi dice niente, potrei farne a meno.
L'università non l'ho finita, ho solo voluto provare... non era la mia strada.
Divertirmi la sera, fidanzarmi, poi lasciarmi, sono piccoli passi.
Conoscere una persona speciale quattro anni fa, è stato un passo gigante ma lei è distante,
non che sia stata inutile, mi ha aiutato tantissimo, ma ho bisogno di ciò che lei non può darmi.
Cadere nell'incubo della depressione e lentamente uscirne è un grande passo,
ma avrò bisogno di te.
Ho fatto tante cose, è vero. Ma da spettatore.
Questa volta non voglio restare a guardare mentre tutto scorre.
Non voglio vedere il mondo che gira davanti a me.
Vorrei girare anch'io, possibilmente dalla parte opposta.
E tu, insieme alla mia amica potrete farmi girare al contrario.
Pensa che caso.
Siete nati lo stesso giorno.
Molte cose non avvengono per caso.
Sensei, alla luce di questo, posso solo essere felice.
Non smettere mai di insegnare.
Per favore.
Nel caso io dovessi sparire per qualsiasi motivo.
Vai avanti.
Continua perchè potrai far trovare la luce ad altre persone.
Shizen, ni rei~
Shōmen, ni rei~
Sensei, ni rei~
Arigatou, Sensei~
-Raito Yagami-
Ferite profonde...
Scrive Kira1988~Daniele Pozzato Yagami alle 16:13:00 0 commentisabato 7 dicembre 2013
Ancora non capisco.
Non capisco perchè.
Che senso ha tutto questo dolore.
E sei te a provocarmelo.
L'unica persona che non dovrebbe.
Non capisco se è la tua malattia.
Non capisco se lo fai apposta per provocare.
Non riesco a capire perchè ora mi ritrovo
con dei lividi sulle mani,
male alla testa,
male alle gambe,
lacrime agli occhi,
rabbia,
tremo,
mi sento odiato da te ancora una volta,
e continuo a portarmi dietro questa cosa,
tramutandola in rabbia verso gli atri,
tramutandola in malattia mentale,
tramutandola in qualcosa che non so nemmeno io.
Tutto questo fa così male.
Una delle poche persone che dovrebbe davvero essere felice.
In questi attimi mi fai capire che ti da fastidio.
Che odi quello che faccio.
Che odi me.
Che odi tutto quel che sto portando avanti.
Che devo andare via da questo posto.
Vorrei che un giorno tu, leggessi questo blog.
Un solo giorno.
Passassi di qui e lo sfogliassi tutto.
Per farti capire che
c'è vita nei miei silenzi.
C'è vita nel mio dolore.
C'è vita quando ballo.
C'è vita quando faccio arti marziali.
C'è vita quando non sono in casa.
C'è vita quando tu non vedi vita.
Quanto vorrei che tu chiudessi quella schifosa bocca e restassi ad ascoltare.
Non mi sembra di chiederti tanto.
E tu santuaramente ripeti lo stesso errore.
Provochi in me dolore, rabbia, odio verso di me.
Dimmi, ora che non riesco
nemmeno a premere bene i tasti con le dita, sei felice?
Sei felice che ho tirato pugni al muro e non a te?
A cosa mi serve...?
Cosa mi serve fare quello che faccio se tu non sei felice?
Dimmi ora dove troverò la forza di correggere questo testo.
E come troverò la forza di fare tutto il resto,
sapendo che in fondo tu lo odi.
Anche se mi aiuti economicamente in queste cose.
A volte penso che non importa da chi sei messo al mondo.
L'importante è ciò che ne fai dopo di quel tempo limitato che hai.
Penso soltanto che non devo stare qui ad ascoltarti.
E forse inconsciamente te con me hai chiuso da anni.
Non ci siamo mai capiti.
Forse mai riusciremo a capirci.
Ma forse nemmeno importa.
Per continuare a soffrire così.
Rimandare sempre tutto questo.
Rimandare sempre.
Rimandare.
Certo, tutti capaci.
E chi ci deve stare male, io?
Certo, è tutta la vita che succede.
Io e solamente io che ci sto male.
Ma forse non questa volta.
Non adesso.
Ho tante cose da fare, forse a differenza di te.
Avevo promesso che avrei insegnato a volare alla fenice una volta rinata.
Tu l'hai appena fatta cadere con questo comportamento.
Ma si dve rialzare, purtroppo per te deve ricominciare a volare.
Anche se le hai strappato le piume dalle ali per fermarla.
Anche se non la comprendi.
Anche se tu odi a morte quella fenice.
E' li, pronta a volare.
Lontano da te e dai tuoi pensieri.
Non ha dichiarato guera con te,
semplicemente non ha più voglia di ascoltarti.
Da oggi.
Da questo preciso momento.
Perchè non può arrivare ad odiare se stessa
ogni volta che ti ascolta.
Ora è stufa di tutte quelle parole.
Inutili.
-Raito Yagami-
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"Questo blog è frutto del lavoro ed è da considerare opera creativa dell'ingegno (arte) che concorre al progresso materiale e spirituale della società, pertanto è tutelato dagli articoli n. 44 e n. 33 della vigente Costituzione Italiana.
Non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può considerarsi pertanto un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001."
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