Ragazzi, io, non so.
Non so come esprimere le mie emozioni
dal primo all'ultimo giorno di quest'anno.
Partirei dal fatto che è iniziato con una brutta delusione,
amicizia finita con uno di voi,
per poi perdere totalmente la fiducia in voi.
Ma oggi, oggi non è più così.
Nel corso dell'anno ho avuto modo di credere.
Mi avete fatto capire che non è stata la linea del tempo.
Quando una persona è falsa, lo è sempre.
A qualsiasi età.
Ho capito anche tante altre cose, come il fatto che la fatica è pagata.
E voi dovete fare parte di me ancora un po.
Non posso lasciarvi andare proprio ora.
Voi siete parte della mia forza di oggi.
Anche quest'anno è finito.
È la mia terza esibizione, non è così?
Sono passati tre anni.
Vi nominerei uno ad uno.
Se me lo permettete.
Sappiate che io non so per quanto potrò restare,
ma farò ogni cosa perchè ciò accada.
A costo di compromettere altre cose nella mia vita.
Il potere della conoscenza.
Questo mi sta spingendo.
Conosco me, conosco tutti.
Conosco l'uomo.
Conosco le sue debolezze.
Conosco la sua forza.
Non avrei mai pensato di prendere
la cintura verde in soli sei mesi.
Tutte le altre le ho prese in un anno.
La cintura dell'empatia.
Su questo devo lavorare adesso.
Nadia-Sama, tu, per un periodo ti ho quasi odiata.
Un intero anno a litigare con te.
Ora sembra quasi che tu sia una piccola mia forza.
Mi hai aiutato così tanto.
Compreso questo ultimo periodo.
Per le tecniche.
Per l'esame.
Perchè ora te ne vuoi andare?
Perchè pensi che io possa farcela da solo?
Rimani.
Il mio viaggio con te è finito?
È che io non sono così pratico negli addii.
Matteo, quante risate?
Quanti colpi di scena mi hai dato quest'anno?
E la verticale con te che mi hai alzato le gambe?
E le tue frasi fatte buttate a caso?
E tutte le volte che mi hai dato una piccola spinta
semplicemente toccandomi a lezione
una mano o una spalla?
Sapevo che eri li.
Anche tu però l'ultimo nostro giorno non ci sei.
Quanto avre voluto averti quel giorno.
Sei stato davvero forte.
Recupereremo.
Tommaso, sei stato un colpo di scena per me.
Non ti aspettavo così... aperto.
Non credevo di poter parlare con te di cose che succedono alla mia età.
Eppure, tu hai sofferto quanto me.
Prima di me.
Hai trovato qui la tua risposta.
Hai fatto quello che avrei dovuto fare io.
Molti, molti anni fa.
La risposta giusta.
La speranza.
Questo Dojo.. in cui praticheremo insieme la via... no?
Mirko, conoscendo tua cugina,
ho conosciuto anche te.
Sei come il fratello che ho perso.
È vivo, ma non esiste più.
L'ho perso cinque anni fa per colpa mia.
Tu sei, una piccola luce,
credo che i miei occhi in tua presenza iniziano a brillare.
Ho giocato.
Ti ho insultato.
Trattato male.
Riso.
Sperato.
Ascoltato.
Tu a tuo modo hai cercato di aiutarmi, tanto.
E ora? Abbiamo di nuovo una scenetta insieme.
Vorrei solo che tu, continuassi karate senza perderti più.
Continua con me.. è una bella strada.
Cresci con me.
Non te ne andare.
Sara, hai dieci... ehm, undici anni, va.
Ma te sei troppo forte,
certe volte rido troppo.
Certe volte non capisco dove trovi tutta quell'energia
che inconsciamente mi tramandi.
Che inconsciamente io sento in te.
È solo questo.
Credo che il prossimo anno sarai con noi finalmente.
Continua così.
La figlia della figlia della mia maestra delle elementari.
Il mondo è davvero piccolo.
A differenza di anni e anni, pensa un po.
Grazie.
Alessandro, figlio di Nadia-Sama.
Vorrei soltanto una cosa da te,
sei fortissimo ma.. sai cosa dovresti smettere di fare.
Io non lo scriverò pubblicamente ma so che lo sai.
Per il resto, anche tu mi hai aiutato molto,
anche se a volte sei sempre rotto da qualche parte.
Vorrei poter conoscere anche te il prossimo anno.
Vorrei creare queste piccole amicizie
che la mia linea del tempo non mi ha dato modo di creare prima.
Ci spero così tanto in voi.
Silvia, madre di Sara, per te c'è ancora tempo per conoscerti, dammi tempo.
Dammi solo un pochino di tempo.
So che mi sono presentato male con te.
So che mi vorresti mandare via.
Ma non lo posso fare.
Sono qui anche per migliorare i miei grandi errori.
Avremo modo di capirci meglio, spero.
Il prossimo anno.
Bodda ...mi hai ferito, spero che tu lo sappia.
Mi hai ferito anche troppo per continuare questo testo.
Sulla porta mi dicesti che dovevi andare.
Non potevi proprio più aiutarmi.
Sapevo già da molto tempo che sarebbe successo.
Così io rimasi a fissare fuori dalla finestra.
~Utada Hikaru - Kremlin Dusk~
Sensei, se penso alla strada che mi hai iniziato a fare tre anni fa
mi viene soltato da piangere al pensiero di che cosa ero prima.
Alla disperazione che tu hai colmato.
Alla vita che tu mi hai ridato.
Alle cose che tu mi hai permesso di vivere indirettamente.
Come ti devo chiamare?
Amico?
Luce?
Sensei?
Non lo so.
Non so come tu possa essere tutto assieme.
Mi avevano detto di non fidarmi di te.
Mi avevano detto che eri inaffidabile.
E adesso?
Adesso che hai rivelato l'esatto contrario?
Adesso che la tua cattiveria so che serve per me?
Adesso.
Adesso è un nuovo oggi per me.
Grazie a te.
Questa estate fatti vivo ogni tanto.
Non vorrai mica vedermi dare di testa?
Sensei.
Io..sono vivo.
E a questo punto, che una nuova esibizione sia.
Che il terzo anno, si concluda
nel migliore dei modi, ancora.
Questa spada è stata affidata a noi.
Solo così possiamo ascoltare il suono delle altre spade quando si scontrano.
~Utada Hikaru - Deep River~
In fondo, io non sono poi così diverso da voi.
In fondo è come se il tempo si fosse bloccato,
per me, ancora un po.
-Raito Yagami-
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