- Cosa sto facendo?
Contemplo l'infinito.. guardando le stelle.
- ...Mi appoggio un attimo a te allora...
- Appoggiati pure,
contemplare l'infinito in compagnia
a volte è pure meglio...
Grazie..
Sto respirando.
Carissimo,
in questo preciso istante ho capito
la difficoltà del mio destino
e non posso fermare questo processo.
Il mio viaggio qui,
consiste a spingere il prossimo verso l'evoluzione
e non ci posso fare niente.
E' un processo che è iniziato molto tempo fa.
Non devo ricoprire
ne il ruolo di vittima
ne di salvatore
ne di carnefice.
Li ho provati tutti e sono uno peggio dell'altro.
Non dovrò pretendere l'avvicinamento da parte di nessuno.
Non dovrò sentire il mio ego ogni volta che qualcuno mi darà retta.
Dovrò agire in maniera silenziosa.
Dovrò sentirmi bene ogni volta che qualcuno raggiungerà ciò che vuole.
Non dovrò innervosirmi se qualcuno non ascolterà.
Dovrò agire sempre in maniera distaccata.
Questo ruolo è davvero complesso.
Avrò una vita in solitudine.
Ma dovrò coglierla così com'è.
Perchè chi evolverà mi lascerà andare
e chi non sarà pronto lo dovrò lasciar andare io.
Ecco perchè tutti questi allontanamenti,
tutte queste cattiverie.
Non ho scelta.
Accolgo il mio destino.
...Tu intanto,
potrai appoggiarti tutte le volte che vorrai
fino a quando non deciderai di andare...
0 commenti:
Posta un commento