Finalmente. Mi prendo di coraggio. Inizio a scrivere. Ora voglio che si sappia chi sono io, per questo ho cambiato il mio Nick Name. Voglio essere trovato. Non sarà più un posto del tutto anonimo. Poi ora c'è una mia foto, e il mio nome, reali. Per ora mi racconterò in breve. Questa vita. La mia. Come si è evoluta. Come è cambiata in ventisei anni. Solo i momenti più importanti. E' difficile. E' doloroso. E' reale. Credo che tutta questa sofferenza iniziale sia partita in realtà dalla scomparsa di un'amica cara quando avevo otto anni. Ormai ne sono più che sicuro. Tanto che sto ogni tanto avendo suoi ricordi. Erano frammenti dimenticati. Non ricordavo nemmeno di conoscere questa persona fino a due anni fa. Per me era come morta. Anche se si era soltanto trasferita e avevo perso ogni sua traccia. Ringrazio una frase di Lumi durante una canzone, per avermela fatta tornare a mente. Ancora oggi, non so ne dove abita, ne se è ancora viva. Da quel momento, cominciando a non essere felice tutto si è ripercosso, dalle scuole medie, coi compagni di classe, coi giorni bui. Con la tristezza che aumentava. Ora l'ho capito. La mia vita stava già iniziando a fermarsi. Già non incontravo quasi nessuno durante le mie giornate, ne parlavo. Per questo sono stato vittima di assurdità come bullismo poi alle scuole superiori. Una delle peggiori cose, credo che qualcuno può sopportare. Questi cinque anni, sono andati oltre a ciò che potevo sopportare, tutta la tristezza e la rabbia in un solo istante, il mio primo attacco di panico il 13 settembre 2006 dove nessuno mi ha detto cos'era esattamente. Sono solo andato avanti a farmaci che mi hanno bloccato la vita per anni. E allora, sono iniziati i miei blocchi mentali nel fare tantissime cose. Nel chiudermi in una casa, nella speranza di non soffrire più e non vedere più persone. Forse odiandole. Siamo arrivati ormai al 2008, quando iniziando l'università ho iniziato ad amare ma, nessun coraggio di ammetterlo per convinzione di non essere pronto, e dopo aver fatto questo grande passo il giorno di San Valentino, vedere che tutto si è distrutto pochi giorni dopo, tramite una mail che ancora corservo da qualche parte. Come una dannazione in questo periodo appena spiegato, ogni scuola finita ho dovuto subire un intervento chirurgico attorno al mio compleanno, quindi in totale tre interventi, e il quarto a metà anno di università. A questo punto la difficile scelta di non studiare più. Ma non studiando più la mia vita si svuotò ancora non avendo fatto nessuna conoscenza ne amicizia per scelta. Quindi si, praticamente ero con depressione a tutti gli effetti. Uno scarto per il mondo. Nessuno in grado di capire come guarirmi. Eh già. Perchè se non ero io a farlo chi poteva farlo? 4 Agosto 2010, incontro AmbraMarie Facchetti ad un concerto per selezione e volontariato nella mia zona, rimango in lacrime dopo averla sentita cantare, tanto da non riuscire a capire nemmeno come parlare e cosa dire davanti a lei. Un emozione fortissima. Non so perchè. Però ancora oggi nel 2014, continuo a vederla appena posso, arrivando a vederla al concerto numero 20, e non voglio smettere. Ma ecco, il 31 Dicembre 2010, una ragazza di un gruppo che avrò visto si e no qualche volta, mi ha parlato di una scuola di ballo. Come potevo sentirmi io, da malato a poter ballare latino americano? Non so cosa mi spinse la, forse è successo perchè uscivo con un gruppo di ragazzi che non mi accettavano da ormai tre anni.Da quel momento, quella scelta ha cambiato tutto. Ho inziato a ballare Salsa, certo, ci sono stati molti dispiaceri anche li, un amico mi portò via la ragazza che mi piaceva in modo silenzioso, mentre mi confidavo con lui, allora per cambiare, dal dolore, ho scelto di ballare Bachata altri due anni, anche qui, il gruppo di ballo che si era creato, è stato un fallimento. Ancora, continuavo a ripetermi che era tutto inutile, ricadendo negli psicofarmaci. Ormai avevo perso le forze, ancora. Un giorno per puro sfizio però ho scelto di tornare a ballare Salsa, questa scelta, mi ha portato davanti ad un ragazzo, di ventisette anni, che praticava e pratica Arti Marziali. Una scossa elettrica in me. Talmente forte da voler provare, con tutte le mie difficoltà, blocchi mentali, paure, psicofarmaci e chissà cos'altro potevo avere. Così, la mia scelta è stata lasciare Latino Americano, e continuare questa strada, che piena di difficoltà ha iniziato a darmi soddisfazioni personali allucinanti. Karate. Quale decisione più stramba? Eppure, è quello che va compiuto. Tutto è inziato il 15 Dicembre 2012 e ancora continua adesso. Ancora dopo aver conseguito l'esame per la cintura gialla, continua, a fatica, ma con soddisfazioni. Sto incontrando nuove persone, sto imparando a non attaccarmi in modo morboso a loro, sto imparando a capire chi sono io, tutte le mie potenzialità fisiche che posso dare, tutto l'aiuto mentale che posso dare, tutta la forza che posso lasciare e la fiducia. I ragazzi del corso avrei voluto conoscerli prima e a volte mi chiedo perchè sono nato di anni prima di loro, chi lo sa, un giorno, con uno di loro in particolare, ci sarà da ridere e ridere, e ridere. Non smetterò mai di pensarlo. Oltre a loro ho conosciuto anche una donna, alla reception della palestra, che mi ha seguito in sala pesi per parecchio tempo, che pare abbia sofferto quasi quanto me nel suo passato, quindi credo che le sue idee mi aiuteranno parecchio, anche lei merita di essere chiamata Guida, nonchè la titolare della palestra. Per ultimo, il 10 Febbraio 2014, ho incontrato un ragazzo, durante il mio ultimo trasloco per mia nonna, ed era un mio amico di infanzia, a otto anni avevo perso le sue tracce, lui ne aveva dodici. Ho scoperto che studiava e studia ancora Psicologia. Ho scelto di essere un suo paziente fino al 18 Aprile 2014 per capire una gran parte delle mie paure e superarle. Ora ho capito come fare, basta lanciarsi verso la paura. Solo così potrà finire. A questo ragazzo, a quello che insegna Karate e la titolare della palestra, credo di dovere una vita. Non so se lo sapranno mai a fondo, ma è così. Loro hanno dato vita a ciò. Eliminando definitivamente in me gli attacchi di panico. A questo punto è stato a me decidere cosa fare di questa vita. La occuperò facendo quello che già sto facendo, ampliando ancora di più la mia mente. Ballare Salsa e Bachata, praticare Karate, Graficare, leggere Manga, guardare Anime, ascoltare musica di ogni genere esistente, ascoltare il prossimo, imparare a nuotare e come ultimo... studiare Psicologia.
Una volta che avrai capito questa ragione, li sconfiggerai.
Una volta sconfitti ti libereranno la mente e ti cambieranno per sempre.
Consigliandoti la strada.
~Il cammino continua~
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